"4 ORE DI GIOCO? PUÒ ESSERE POSITIVO"
Il set scivola nelle mani di Bautista e il terzo set è all’insegna del nonsense. Dopo 5 break nei primi 8 giochi, lo spagnolo si ritrova a servire per il set. E la sua partita finisce praticamente qui. Nole ritrova la calma, ritrova il dritto, ritrova la concentrazione. E Bautista (che dieci giorni fa ha pianto l'improvvisa scomparsa di mamma Esther) ritorna sulla terra. Restituisce il break e, arrivato al tie-break, viene sopraffatto da Nole e dalla stanchezza. Non basta l’interruzione per il diluvio a rianimare Bautista. Il quarto set è una veloce agonia per lo spagnolo, che racimola un solo vincente e si avventura in numerosi drop shot affossati in rete, come per terminare il più in fretta possibile. Finisce sotto una leggera pioggerella, con l’abbraccio fraterno di Nole allo spagnolo. “Sono stanco, ma non esausto. Da un certo punto di vista aver giocato 4 ore può essere positivo. Ho giocato poco ultimamente e non raggiungevo mai le fasi finali di un torneo. Sono stanco, ma anche molto contento. Bautista è un giocatore che gioca con molta, molta pazienza” e giù un sorriso ad accompagnare le parole di Djokovic. Non si preoccupa più di tanto del suo prossimo avversario, Fernando Verdasco, artefice dell’eliminazione di un Dimitrov che a Parigi non ne vuol sapere di superare il terzo turno. “Passerò la serata con la famiglia, i figli e solo da domani penserò al prossimo incontro”. La serenità d’animo di Nole, tra i tanti segnali, è forse quello più importante. La pioggia cade copiosa, ma il serbo si ferma diversi minuti a firmare autografi e farsi immortalare in foto ricordo. Il carattere non è mai cambiato.
ROLAND GARROS UOMINI, Terzo Turno
Novak Djokovic (SRB) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 6-4 6-7 7-6 6-1