Era l’ottavo più atteso dal giorno del sorteggio del draw e il pubblico di Melbourne è stato accontentato:agli Australian Open ci sarà la sfida tra il numero 1 al mondo Rafael Nadal e l’eroe di casa Nick Kyrgios. Se il primo ha passeggiato nei tre turni precedenti rispettando senza problemi il pronostico, ha dovuto sudare le proverbiale sette camicie invece Kyrgios, a una manciata di punti dall'eliminazione nel match tie-break contro Khachanov dopo aver mancato un match point per chiuderla in tre set. Nick ci ha aggiunto quel pizzico di dramma in più per trascinare la sua gente, sprecando forse energie evitabili nelle quattro ore e mezza di battaglia contro il russo ma portando a termine il suo compito: l’aussie mette ora nel mirino una nuova impresa contro il finalista uscente, già battuto per tre volte in sette precedenti. La sfacciataggine dell’attuale numero 26 al mondo ha sorpreso Rafa nel primo confronto in assoluto sul Centre Court di Wimbledon nel 2014, momento in cui Kyrgios si rivelò al grande pubblico con il primo grandissimo risultato della sua giovane carriera. La rivalità, nel vero senso del termine, ha visto l’ultimo atto nuovamente sui magici prati dei Championships con la rivincita graffiata dal mancino di Manacor, ma nel mezzo non sono mancate le scintille. Qualche mese prima, ad Acapulco, Nick si era imposto al tie-break del terzo in un match tiratissimo, attirando su di sé le antipatie dei fan del 19 volte campione Slam e ricevendo dallo stesso Nadal qualche commento piccato in conferenza stampa. Sotto i riflettori della Rod Laver Arena sarà nuovamente il campo a parlare nella sessione serale di lunedì per un posto in palio ai quarti di finale contro il vincente della sfida tra Gael Monfils e Dominic Thiem.
Regalerà di sicuro spunti interessanti anche il match che vedrà opposti Daniil Medvedev (sempre più nel novero dei favoriti dopo una prima settimana archiviata in scioltezza) e l’ex campione degli Australian Open Stan Wawrinka. Il russo si è aggiudicato i due precedenti, tra l’altro in altrettante prove Slam (sull’erba di Wimbledon nel 2017 e sul duro di New York nel 2019 sulla strada della sua prima finale in un Major) e ha ancora una volta i favori del pronostico dalla sua parte. Occhio però allo svizzero, sempre una mina vagante una volta abbattuto il muro dei primi turni nonostante qualche incertezza di troppo e più di qualche rammarico per il nostro Andreas Seppi. Da un russo all’altro, Andrey Rublev sta premendo forte sull’acceleratore e ha allungato la striscia di imbattibilità nel 2020 a undici vittorie consecutive con la rimonta su Goffin. A separarlo dal secondo quarto di finale Slam resta Alexander Zverev, quasi sorprendentemente ritrovatosi su ottimi livelli dopo una Atp Cup sottotono e con pericolosi segnali di nervosismo: il tedesco parte leggermente favorito per la maggior esperienza accumulata ad alti livelli e per i tre H2H vinti senza perdere alcun set ma più che mai l’esito dell’incontro appare incerto.