Dopo quasi tre mesi di assenza, “Rafa” è tornato a giocare un match di singolare, al Mubadala World Tennis Championships. Ha battuto Berdych in due set mostrando un ottimo tennis, che unito alle dichiarazioni della vigilia in conferenza stampa fa venire l’acquolina in bocca ai suoi tifosi.Roger Federer è tornato, a Perth, e ha fatto il pienone per un allenamento, in attesa di scoprire il prossimo lunedì quali saranno le condizioni dello svizzero. Rafael Nadal, invece, è tornato alla classica esibizione di inizio anno di Abu Dhabi e ha vinto e convinto. Il ruolo di campione uscente non gli è bastato per partire direttamente dalle semifinali, visto che Andy Murray e Milos Raonic gli stanno davanti in classifica, ma il maiorchino ha archiviato la pratica Berdych con un facile 6-0 6-4, mostrando un tennis decisamente interessante. Segnale che va preso con le pinze, visto che si tratta solamente di un torneo di esibizione e più volte, anche nei periodi meno felici, Nadal ha riacceso le speranze giocando alla grande qualche incontro, salvo poi sorprendere di nuovo in negativo. Ma è pur sempre meglio un’ottima partenza rispetto a un avvio al rilento, specialmente per un giocatore in cerca – come ha detto il nuovo innesto nel suo team Carlos Moya – di quella fiducia smarrita nel corso della passata stagione. Per Nadal, che non giocava un match di singolare dalla sconfitta contro Viktor Troicki a Pechino, sarà interessante il prossimo test con Milos Raonic, ex allievo di Moya e sconfitto in finale nella passata edizione del Mubadala WTC. Nell’altra semifinale, invece, Andy Murray se la vedrà con David Goffin, passato per 7-6 6-4 su Jo-Wilfried Tsonga.
Ai segnali positivi mostrati in campo, con un tennis molto aggressivo che non ha permesso a Berdych di strappargli mai il servizio, “Rafa” ne ha aggiunti altri nella conferenza stampa della vigilia, trattando il tema della sua programmazione per i prossimi mesi. Un argomento che, indirettamente, dà chiare indicazioni sulle condizioni del maiorchino. Nadal ha messo in calendario ben 20 tornei, un numero maggiore rispetto a quanti ne ha giocati nelle ultime stagioni, segno che sente di poter giocare molto, e soprattutto ha deciso di saltare gli appuntamenti della Gira Sudamericana sulla terra battuta, preferendo a sorpresa il cemento di Rotterdam e Acapulco. Nelle scorse settimana aveva detto di aver scelto di rinunciare all’ATP 500 di Rio De Janeiro a causa della troppa umidità trovata in Brasile nelle ultime tre edizioni, mentre stavolta ha aggiunto un nuovo argomento, decisamente più importante per i suoi sostenitori. “Mi sento bene – ha detto – e le mie ginocchia non hanno alcun problema. Per questo non ho necessità di giocare sulla terra battuta”. Ovviamente rimarrà la sua superficie prediletta, ma la possibilità di potersi programmare a piacimento, senza la necessità di giocare sul rosso per “accomodare” le ginocchia, non può che essere una buona notizia.