Ieri è tornato in campo Mister 14 Slam, Pete Sampras, che a San Jose in California ha sfidato Fernando Verdasco, uscendone sconfitto in 57 minuti con il punteggio di 6-3 7-6 durante un’esibizione del torneo Atp in corso questa settimana.
“E’ stato molto difficile – ha detto Pistol Pete – non mi sono mai sentito in partita, neanche nei miei turni di servizio. E giocare in difesa in questa situazione diventa ancora più difficile”. Ma per Sampras alla fine del match c’è stata una vera e propria standing ovation, segno che il suo mito è ancora vivo nel cuore degli americani.
Curioso il particolare che il campione, ritiratosi nel 2003 dopo 15 anni di carriera, ha giocato con una racchetta con il piattocorde oversize per poter far fronte alla potenza dei colpi del suo avversario, Verdasco, numero 11 del ranking mondiale). Sebbene tra gli spalti spiccavano scritte come “We love you Pete!” oppure “Go Pete!”, Sampras ha detto di sentirsi un po’ vecchio per queste partite.
E’ stata la prima esibizione per il 38enne da quando a Macau, lo scorso ottobre, ha battuto il suo amico-rivale Agassi 3-6 6-3 10-8. A proposito di Andre, Sampras ha confessato di aver parlato con Agassi al telefono riguardo ad alcuni commenti presenti nell’autobiografia “Open”. Sorpreso e anche scocciato per alcune affermazioni del Kid di Las Vegas su di lui, ne avrebbe discusso a lungo con Andre che si è dimostrato gentile e tranquillo mentre ascoltava le sue critiche.
Divertente il commento finale di Pete, che per il terzo anno consecutivo ha giocato un’esibizione a San Jose: “Ho vinto questo torneo nel ’96 e nel ’97, se queste due vittorie venissero aggiunte ai titoli del Grand Slam potrei pareggiare le 16 vittorie di Federer”.