Le dichiarazioni del giovane azzurro al termine del match contro Frances Tiafoe.

A quasi 24 ore dall’impresa contro Diego Schwartzman, le attese di rivedere in campo Lorenzo Musetti erano altissime e il 19enne di Carrara non ha deluso, superando in rimonta Frances Tiafoe (numero 56 ATP). ”È stata una partita veramente dura. Il break subito nel primo gioco della partita, nel quale Tiafoe ha risposto in maniera perfetta, è stato un duro colpo. Per fortuna dopo 5 games sono riuscito a rialzarmi. Successivamente sono riuscito a fare il mio gioco, smettendo di subire il suo gioco. Il terzo set è stato il migliore, abbiamo giocato molto bene entrambi. Alla fine l’ho portata a casa grazie al cuore e al sostegno di Simone (Tartarini, ndr)“.

Il vincitore dell’Australian Open junior ha commentato la differenza tra il campo centrale e i campi secondari (dove ha disputato la partita contro Frances Tiafoe): “La mancanza dell’occhio di falco si è fatta sentire. Ci sono state chiamate in mio sfavore, sopratutto nel terzo set. Tuttavia sono abituato a giocare in queste condizioni”.

Per la prima volta ai quarti di finale in un torneo ATP 500, affronterà Grigor Dimitrov, vincitore in Messico nel 2014. “Sono esausto, ma cercherò di recuperare mentalmente e fisicamente. Mi sento bene, non ho alcun dolore. Vedremo cosa accadrà domani. Sicuramente sarà una partita completamente diversa, ma io ci credo e ci spero”.

”Non era una partita facile quella odierna“ ha aperto il coach di Musetti, Simone Taratarini. “Tiafoe è molto forte e veloce. Lorenzo ha dimostrato grande mentalità, sopratutto dopo essere stato in svantaggio per 3-0 nel terzo set. Sono molto felice.“ Alla luce degli ottimi risultati ottenuti in questo primo scorcio di 2021 (Musetti è in 38^ posizione nella ATP Race provvisoria) lo storico coach del tennista toscano ha parlato riguardo alle grosse aspettative che gravitano attorno al suo allievo: “Ogni anno la pressione aumenta. Lorenzo ha sempre giocato con la pressione addosso. Lui è molto forte dentro, ma anche molto emotivo. In passato siamo stati costretti a richiedere l’intervento del medico perché non riusciva a respirare a causa dello stress“.