Il numero 3 del mondo risponde a tono alle pesanti dichiarazioni dell’ex allenatore: “Mi viene da pensare che soffra di megalomania”.
La risposta è sicuramente un fattore nel gioco di Dominic Thiem. Lo è anche fuori dal campo, dove nelle scorse ore è stato chiamato a difendersi dalle accuse e dalle critiche dell’ex allenatore Gunther Bresnik. “Senza di me sarebbe un giocatore da Futures”, ha rivelato il noto coach facendo riferimenti anche alla famiglia del numero 3 al mondo, ora sotto la guida di Nicolas Massu. Storie tese che proseguono con la dovuta puntualizzazione di Thiem: “Ho avuto i miei buoni motivi per decidere di chiudere il nostro rapporto – ha detto all’agenzia APA – Gunther Bresnik sa bene quali sono questi motivi, ma in questo momento non voglio renderli pubblici”.
Nemmeno Dominic si spiega del motivo di queste dichiarazioni al veleno da parte di una persona che lo ha accompagnato per anni nel percorso di crescita verso l’elite del tennis: “È davvero disdicevole che per qualunque motivo l’abbia fatto – prosegue riferendosi a Bresnik – sia arrivato a parlar male di me e della mia famiglia in pubblico dopo che abbiamo lavorato per così tanto tempo assieme raggiungendo ottimi risultati. Se crede di non essere stato rispettato dopo che io gli ho pubblicamente riconosciuto i suoi meriti, e se pensa davvero che senza di lui mio padre sarebbe solo un maestro di club a Seebenstein ed io sarei un giocatore da Futures, mi viene da pensare che soffra di megalomania e che sia lui a non avere nessun rispetto per me e per mio padre”.