Nessun rinvio o limitazione per Italia-Corea del Sud di Coppa Davis, in programma il 6 e il 7 marzo. Giappone-Ecuador invece si giocherà a porte chiuse per l’emergenza coronavirus

Il coronavirus mette a rischio la Coppa Davis, non solo in Cina. L’emergenza che in questi giorni sta colpendo sempre più Paesi trova molteplici restrizioni e precauzioni nello sport, di conseguenza anche nel tennis. Una delle notizie più roboanti è senza dubbio quella dell’inevitabile forfait della compagine cinese, permettendo il passaggio del turno della Romania. Il CoVid-2019 ha costretto inoltre l’annullamento di vari Challenger e Futures per i mesi di marzo e aprile, con maggio in forte dubbio. Anche in Italia abbiamo avuto l’inconfutabile prova della pericolosità con il conseguente pronto intervento delle autorità competenti: a Bergamo la finale Challenger tra Marchenko e Coaucaud non si è disputata.

Al centro delle discussioni di questi giorni in ambito tennistico la sfida di Coppa Davis tra Italia e Corea del Sud, preliminare per l’accesso alle prossime Finali. Ufficiali le scelte di capitan Barazzutti che ha convocato Fabio Fognini (11), Lorenzo Sonego (46), Gianluca Mager (77), Stefano Travaglia (84) e Simone Bolelli (73 in doppio). Una contesa sulla carta agevole per il tricolore: la compagine asiatica infatti deve fare a meno dei due giocatori di punta, Hyeon Chung e Soonwoo Kwon. Presso la cornice del Circolo Tennis Cagliari tutto si svolgerà come da programma, senza alcuna limitazione anche per quanto concerne il pubblico. A confermarlo il numero 1 della Fit Angelo Binaghi: “Proprio pochi minuti fa – ha ammesso – siamo stati contattati dal governo coreano che voleva avere la certezza di far entrare in Italia giocatori e accompagnatori. Abbiamo subito risolto il problema col governo”. Il fatto che si giochi in terra sarda aiuta il normale svolgimento della sfida:Se la sede fosse stata Torino si sarebbe giocato a porte chiuseha ipotizzato in conferenza stampa – Invece in questo caso il mare, che spesso ha creato problemi, questa volta ci protegge e ci aiuta. Anche la circostanza che Italia e Corea del Sud siano entrambi Paesi coinvolti ci dà una mano: i problemi li creano magari i Paesi non coinvolti perché hanno paura poi che gli atleti non possano tornare a casa”.

C’è chi invece non ha potuto evitare precauzioni doverose. Stiamo parlando del Giappone, che a differenza della Cina avrà quantomeno la ‘fortuna’ di giocarsi la qualificazione alle Finals di Davis Cup. Tra le nazioni più contagiate c’è quella giapponese, a ridosso dell’Italia come numero di persone coinvolte nel virus: la contesa tra la formazione nipponica e l’Ecuador si terrà, sempre il 6 e il 7 marzo, nella città di Miki al Bourbon Beans Dome. A comunicarlo è la stessa ITF che annuncia lo svolgimento a porte chiuse, dunque senza pubblico. Tanti i biglietti venduti soprattutto grazie alla presenza di Kei Nishikori: biglietti che di fatto verranno rimborsati come accaduto in Serie A per le partite di calcio.