Le parole del fresco campione di Washington dopo il successo contro Mackenzie McDonald
Jannik Sinner è il nuovo campione del Citi Open 2021. L’altoatesino, in virtù del successo in finale su Mackenzie McDonald a Washington, è diventato il terzo italiano nella storia a conquistare un torneo ATP 500 dopo Fabio Fognini e Matteo Berrettini. Una partita molto sofferta, nella quale il nuovo numero 15 al mondo ha dilapidato diverse chance senza esprimere il suo miglior tennis salvo poi riuscire ad archiviare la pratica.
“Mentalmente è stata una partita difficile sin dall’inizio perché ho avuto diverse chance nel primo set – confessa Jannik – . Lui a un certo punto ha giocato meglio nei punti cruciali ma ho sempre provato a piazzare il break senza perdermi d’animo. Nel terzo set ho iniziato bene. Ho cercato di alzare il ritmo cercando di giocare un po’ più velocemente. Dopodiché ho avuto due matchpoint e non li ho trasformati e lui è ritornato alla grande. Ho sbagliato un paio di rovesci e penso che entrambi eravamo lì che cercavamo di rimanere concentrati mentalmente e fisicamente dopo quasi tre ore di partita. Ho giocato anche il doppio questa settimana – prosegue l’italiano -. Come ho detto ieri, anche se giochi davvero a lungo, a quest’età ti riprendi in fretta. Sentivo che non stavo colpendo la palla come nei turni precedenti, quindi ho provato a metterla sulla lotta. Ho cercato di restare lì, giocando con calma per costruirmi le mie possibilità. Nel terzo set non ho servito granché bene, soprattutto quando ho avuto l’opportunità di chiuderla avrei potuto far meglio. Dopo la partita però è sempre facile parlare. A che punto sono? Onestamente credo ci sia ancora tanto lavoro ed esperienza da fare. Devo provare a giocare match importanti per affrontare i momenti importanti della partita. Quando giochi con i più forti devi esprimere il tuo miglior tennis. Posso imparare molte cose da oggi. I giovani? È bello soprattutto per il mondo del tennis avere nuovi nomi. Nessuno vuole perdere un solo punto, sono tutti competitivi. È bello vedere molti americani, ragazzi giovani come Nakashima, Brooskby, Korda che stanno diventando molto forti. Così come Musetti e Alcaraz anche. Non voglio perdermi nessuno di loro, perché penso che il futuro sarà entusiasmante”.