Jannik Sinner batte in tre set un Mackenzie McDonald encomiabile e si laurea campione del Citi Open: mai un tennista così giovane aveva trionfato in un torneo ATP 500

È Jannik Sinner il re di Washington! Il tennista azzurro trionfa al Citi Open, grazie alla vittoria, per 7-5 4-6 7-5, ottenuta contro un encomiabile Mackenzie McDonald. Questo successo fa sì che l’altoatesino diventi il più giovane tennista di sempre a conquistare un torneo ATP 500, cosa che non era mai riuscita a nessun teenager. Il nostro portacolori migliora, così, il proprio best ranking, salendo al numero 15 della classifica mondiale e tornando tra i primi 10 della Race to Turin. A 3 mesi della chiusura del 2021 tennistico, Jannik si conferma in piena corsa per un posto alle Nitto ATP Finals.

Il match parte con un turno di servizio tenuto a 30 da Sinner: in generale, entrambi i giocatori sembrano non sentire la pressione, con tanti scambi spettacolari e grande scioltezza, da parte dei due sfidanti, alla battuta. L’altoatesino, nel quarto gioco, si procura la prima palla break dell’incontro, annullata con un ace da McDonald: la seconda, tuttavia, si rivela fatale per lo statunitense, che cede il break ad un Sinner favoloso con le sue accelerazioni da fondo campo. Il numero 107 del mondo, allora, non si scompone ed ottiene quattro chance per il controbreak immediato, una delle quali sfruttata grazie ad un dritto lungolinea in corsa fenomenale. L’ennesimo colpo di scena di questo bellissimo primo parziale arriva già nel game successivo, con il 5° favorito del tabellone che vola sullo 0-40 e torna avanti di un turno di risposta. Stavolta, il nostro portacolori non vuole sentir ragione e non si lascia scappare nuovamente la possibilità di allungare nel punteggio: 5-2 in suo favore. Jannik, nel nono game, va a servire per il set, ma McDonald prova il tutto per tutto e conquista il controbreak: sembrava finita questa prima frazione e, invece, è tutto da rifare per il bolzanino. Il numero 24 del mondo, proprio come accaduto nel sesto game, dopo aver subito il controbreak, parte a razzo nel turno di risposta successivo e si porta 15-40, conquistando due palle break che coincidono con due set point. L’americano, messo spalle al muro, sale ulteriormente di livello, trascina l’avversario ai vantaggi ed opera l’aggancio sul 5-5, dopo aver annullato, in totale, la bellezza di 6 palle set. Nel dodicesimo game, prosegue la vagonata di set point non concretizzati dall’azzurro: sono altri 4, 10 in totale. Fortunatamente, ne arriva un undicesimo che si rivela essere decisivo: 7-5 Sinner dopo 67 minuti di pura battaglia.

La seconda frazione inizia con una serie di 8 punti a 1 in favore del giocatore al servizio. Sull’1-1, è McDonald il primo ad arrivare a palla break, ma, nonostante alcuni scambi difensivi interpretati in maniera favolosa, non riesce a tenere Sinner con la testa sott’acqua: l’azzurro si salva e rimane con il muso davanti. Attimi di tensione arrivano nel sesto gioco, quando alcuni errori dello statunitense regalano due chance, in risposta, al tennista di San Candido, il quale, ancora una volta, non riesce a strappare il servizio all’avversario: il dato sulle palle break è severissimo nei confronti dell’italiano, 3/16 contro il ben più cinico 2/6 del suo avversario. E come spesso accade in questo sport, break fallito corrisponde a break subito: nel game successivo, grazie ad uno spaziale passante di rovescio con il polso bloccato, il tennista di Piedmont conquista, a 15, il turno di risposta, portandosi avanti nel punteggio. L’americano ora gioca alla grande, mentre Sinner appare in leggera confusione: logica conseguenza di ciò è il 6-4 per il beniamino di casa, che spedisce questa bellissima finale al parziale decisivo.

Nonostante il colpo incassato, la testa di serie numero 5 parte con il turbo nel terzo set e sembra voler chiudere la pratica senza troppo patire: avanti 30-40 nel primo turno di risposta, Jannik continua a faticare incredibilmente al momento di concretizzare le chance di break. Stavolta, tuttavia, il game fiume lo premia e, tenuto il servizio successivamente, l’altoatesino vola sul 3-0. Sembra tutto finito, ma ecco che Sinner si trova subito a dover fare i conti con due palle break consecutive, entrambe annullate dall’azzurro con strabiliante maestria: il tanto temuto controbreak non arriva. Sotto 2-5 15-40, McDonald è stoico nell’annullare i due match point e avere la forza, nel game successivo, di andare a prendersi il controbreak che allunga questa finale. Nel decimo game, il livello è stellare e Jannik, complice un recupero fenomenale, vola ancora a due punti dal match, ma è ancora lo statunitense a conquistare il game che vale il 5-5. A quel punto, però, arriva il crollo dell’americano, che, stanchissimo, cede il servizio e il torneo a Sinner, il quale chiude 7-5 4-6 7-5 una finale bellissima.