Le parole del russo dopo essersi guadagnato l’accesso in semifinale ad Acapulco e aver superato Novak Djokovic in vetta al ranking

Daniil Medvedev sarà ufficialmente il nuovo numero uno al mondo da lunedì 28 febbraio. In virtù della sconfitta di Novak Djokovic a Dubai contro Jiri Vesely, il russo si è garantito la vetta del ranking dopo anni e anni di dominio dei Fab Four. “Mi rendo conto che il tennis non sia la cosa più importante in questo momento – ha rivelato Daniil -. Ammetto di aver provato un’infinità di emozioni quando mi sono svegliato e ho realizzato che con la sconfitta di Nole sarei diventato il numero uno al mondo. Ho ricevuto una valanga di messaggi, ma alla fine quello su cui dovevo concentrarmi era vincere la mia partita di quarti di finale ad Acapulco. Non è stato affatto facile rimanere concentrato. Mi ha fatto piacere ricevere tanti messaggi da altri giocatori del circuito – prosegue Medvedev -. Mi hanno scritto non solo dai migliori della classifica ATP, ma anche altri tennisti che frequentano il circuito Challenger. Non voglio nominarne nessuno in particolare ma li ringrazio tanto perché è bello vivere in un ambiente così amichevole in cui cerchiamo di sostenerci a vicenda. Quando qualcuno vince il suo primo titolo cerco sempre di congratularmi anche io, specialmente con i ragazzi che giocano i tornei juniores“.

Daniil Medvedev affronterà in semifinale ad Acapulco Rafael Nadal in una riproposizione della finale disputata a Melbourne. “Giocare contro uno dei Big Four è sempre un onore e rappresenta per me una grande sfida. Agli Australian Open sono stato molto vicino a batterlo ma non sono riuscito a vincere. È stata una sconfitta molto dura da digerire, ma è così che funziona questo sport. Adesso proverò a prendermi la mia piccola rivincita“.

Qualcuno vede in questo cambio della guardia in vetta alla classifica ATP l’inizio di una nuova epoca. “Difficile da dire, soprattutto se si guarda a quello che è successo negli ultimi Slam – afferma il russo -. La maggior parte dei Major sono stati vinti dai Big Three, anche se ho avuto il privilegio di sollevare l’ultimo titolo agli US Open. Sto cercando di esprime il mio miglior tennis, ma quella volta a New York è stata l’unica volta in cui sono stato in grado di battere un membro dei Big Three negli Slam. Dovrò continuare a lavorare e fare meglio, visto che in altri tipi di tornei sono stato in grado di batterli. Tuttavia credo che sia un po’ presto per parlare di una nuova era. Da parte mia sono felice di aver raggiunto un traguardo del genere. È una bella sensazione per il sottoscritto e per il mio team”.