Pari e patta, come avevamo previsto quattro mesi fa. Dovrebbe essere terminata così la sfida a distanza tra Roma e Madrid per l'upgrade nel calendario ATP 2019, la cui ufficializzazione è prevista durante le ATP Finals. Entrambi i tornei cresceranno, tutti contenti, tutti soddisfatti. A dare l'annuncio, in via ufficiosa, è stato il Presidente FIT Angelo Binaghi (alla prima apparizione istituzionale dopo i problemi di salute avuti in estate). In una “tribuna” trasmessa su SuperTennis TV, con ospiti alcuni giornalisti, Binaghi ha svelato di aver visto il Report ATP con la revisione di calendario per il 2019: sia Roma che Madrid avranno 10 giorni di spazio e un main draw a 96 giocatori, proprio come Indian Wells e Miami. Non abbiamo ulteriori dettagli, se non che i due maxi-eventi occuperanno uno spazio complessivo di tre settimane. Significa che uno dei due avrà la finale a metà settimana: la prospettiva non ha mai spaventato Roma, forte di numeri decisamente importanti proprio al mercoledì (storicamente il giorno di maggiore affluenza). A sensazione, se Roma continuirà a seguire Madrid, potrebbe essere il torneo spagnolo a terminare a metà settimana, a meno che Madrid non inizi prima e Roma non vada a occupare i primi giorni della settimana pre-Roland Garros (dove attualmente ci sono i tornei di Ginevra e Lione). Ma è una faccenda più politica che sostanziale: ciò che contava era avere più giorni a disposizione, ovvero più spettatori, più giocatori e più introiti. Binaghi aveva parlato per la prima volta del possibile upgrade nel 2013, poi la morte di Brad Drewett (ex presidente ATP) aveva messo in ghiaccio il progetto. La mentalità “democristiana” di Chris Kermode ha portato a una soluzione che accontenta tutti: da una parte il maxi impianto di Madrid (con tre stadi dotati di tetto) e il peso economico e politico di Ion Tiriac, dall'altra la passione travolgente del pubblico e la tradizione del Foro Italico. Tra l'altro, in estate, sono stati fatti decisi passi in avanti per la copertura del Campo Centrale, requisito sempre più importante per un torneo di tale livello. In attesa dei dettagli, è certamente una buona notizia per il movimento e il prestigio di un torneo nato nel 1930 e che rappresenta – sempre di più – il fiore all'occhiello del tennis italiano.
NEXT GEN, FOGNINI ED ERRANI
Gli Internazionali BNL d'Italia non sono più l'unico evento a giocarsi in Italia, poiché dal 7 all'11 novembre si terranno le Next Gen ATP Finals, il cui parterre si sta lentamente definendo: a parte l'incognita Zverev, la presenza pressoché certa di due giocatori super-talentuosi come Andrey Rublev e Denis Shapovalov (grandi protagonisti allo Us Open) garantirà un certo interesse. Ce ne eravamo accorti già da qualche giorno, Binaghi lo ha confermato: per semifinali e finale, i biglietti sono sostanzialmente esauriti. Ricordiamo che l'impianto provvisorio, che sarà allestito presso la Fiera di Rho, potrà contenere circa 4.500 spettatori e l'evento si snoderà su cinque giornate. A margine degli argomenti più importanti, Binaghi ha parlato anche di Fabio Fognini e Sara Errani. Sul primo, si è focalizzato soprattutto su un atteggiamento autolesionistico che danneggia soprattutto Fabio. “Spero soltanto che l'episodio di New York non abbia ripercussioni per il suo futuro”. In merito alla Errani, ha spiegato che alla FIT è parso “doveroso” schierarsi al fianco di un'atleta che ha segnato la storia recente del nostro tennis, sia a livello individuale che di squadra. L'ingegnere sardo ha speso parole molto importanti per Sara, definendola “al di sopra di ogni sospetto”. Tra l'altro, Sarita sta già pianificando i primi tornei post-squalifica. In attesa di sapere se il CAS le restituirà punti e dollari conquistati tra febbraio e giugno, cercherà di costruirsi una classifica sufficiente almeno per le qualificazioni dell'Australian Open giocando tre WTA 125 in novembre, due in Asia (Hua Hin, Thailandia, e Taipei) e uno nel paradiso terrestre di Honolulu, alle Hawaii. Una sfida, quella della Errani, molto affascinante. Così come quelle che attendono il tennis italiano, sia sul piano tecnico che su quello organizzativo.