Come tutti gli sport anche il padel va incontro ad una evoluzione in tutti i settori che si riflette sulla tecnica e sulla tattica. Gli esempi di alcune giocate un tempo ritenute difficili o poco ortodosse e che oggi invece fanno parte del bagaglio di ogni padelista ‘moderno’
L’importanza del dominio territoriale
Come tutti gli sport, anche il padel si evolve. Nuovi materiali, sviluppo di nuove tattiche, miglioramento fisico e tecnica, giocatori più forti, ecc., sono alcuni dei fattori dell’evoluzione del padel.
Giocate che una volta erano impossibili o che nessuno riusciva neppure a pensare, oggi sono frequenti; tiri rischiosi che pochi azzardavano, oggi sono normali. Concretamente oggi ci sono 4 situazioni che sono cambiate molto evidentemente e una si mantiene da molto tempo.
Oggi la demivolèe o controbalzo, il pallonetto al volo, la palla giocata ai piedi dei giocatori a rete (volcada) ed il «globo a cargar» (pallonetto e intercettare la bandeja dell’avversario con una voleée) sono giocate sempre più frequenti. Il colpo che si continua a giocare e migliora negli anni, è il pallonetto in difesa.
Alcuni anni fa, se rimanevi a metà campo e giocavi un colpo in controbalzo, ti dicevano che «non si gioca quel colpo nel padel!».
L’evoluzione tecnica e tattica, l’importanza di conquistare la rete, i miglioramenti nella fase difensiva fanno sì che il dominio territoriale sia diventato di estrema importanza.
Stare più tempo a rete, vicino al campo avversario, ci garantisce la possibilità di ridurre gli errori e facilità nel «passare» tante palle.
Per questo motivo, avere nel proprio repertorio tecnico un buon colpo di controbalzo o demivoleée ci darà il biglietto per andare a rete eseguendo una buona «volcada» ai piedi degli avversari, oppure con quel colpo superarli con un pallonetto rapido, senza aspettare di avere una palla con un buon rimbalzo al muro o più lenta. E’ ovvio che essendo un colpo di difficile esecuzione, bisognerà allenarlo molto.
Una preparazione molto corta, con un finale diretto verso la parte di campo dove voglio piazzare la palla, e un tono muscolare rilassato sono due dettagli per avere successo in questo colpo.
Bisogna ricordarsi che se la palla arriva molto veloce, sarà quasi impossibile dare una buona direzione; per questo motivo, se succede, converrà colpire nella stessa direzione della quale ho ricevuto la palla, ed in questo caso, sempre con un tiro basso. Non cadete nella tentazione di giocare il pallonetto: la velocità della palla non mi permetterà di avere il tempo per finire il colpo ed il pallonetto sarà corto.
Nelle prossime puntate, approfondiremo anche questo argomento
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Dizionario del padel: Bajada de pared
Possiamo dire che “bajada de pared” è la sorella aggressiva del colpo di uscita a muro (prima di osare con la “bajada de pared”, dobbiamo perfezionare l’uscita). Grosso modo possiamo dire che:
la discesa da muro è un colpo basilare ma fondamentale. In esso deve predominare il controllo della palla e non dobbiamo rischiare di fallire. È la base per poter eseguire correttamente una bajada de pared.
La bajada de pared sarebbe un colpo d’attacco, con l’obiettivo di accelerare la palla per vincere il punto. È più rischioso e aumenta la percentuale di rischio e potrei fallire, ma con la pratica può farci vincere molti punti.
PADELISTI, ci vediamo alla prossima