di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Occhio a Thomaz Bellucci! Prosegue la scalata al ranking ATP del 22enne di San Paolo. All’inizio dell’estate scorsa era fuori dai 100, ora ha i top 20 nel mirino. Per il brasiliano, che sognava guardando alla TV i trionfi del connazionale Gustavo Kuerten, crescita costante e continui progressi. Conosciamo meglio la grande speranza del tennis verde-oro.
Thomaz Bellucci nasce il 30 dicembre 1987 a Tietè (San Paolo). E’ il secondogenito di una famiglia benestante di chiare origini italiane. Papà Ildebrando è commerciante, mamma Maria Regina è impegnata nel mondo degli affari. Cresciuto tennisticamente sulla terra battuta sudamericana, è proprio “il rosso” la superficie prediletta dal mancino brasiliano. Servizio e dritto i suoi punti di forza, il rovescio bimane il colpo su cui lavorare. Il talento c’è e si vede, il “carattere” e la determinazioni non mancano. Gli ingredienti giusti per arrivare in alto sembrano esserci tutti.
Nel gennaio 2005, pochi giorni dopo il suo 17esimo compleanno, raggiunge la sua miglior classifica a livello juniores (15). Nello stesso anno passa al professionismo. Alla fine del 2007 entra per la prima volta nei top 200 dopo le finali nei Challenger di Bogotà e Cuenca (Ecuador).
Nella prima parte del 2008 la sua ascesa in classifica prosegue. Tra la fine di febbraio e l’inizio di maggio si aggiudica quattro Challenger: Santiago, Florianópolis, Tunisi e Rabat. Nel frattempo timbra il primo cartellino in un torneo ATP. A Buenos Aires si qualifica per il main draw, sconfigge l’austriaco Eschauer (85) per poi perdere al secondo turno contro l’argentino Chela (25). Supera le qualificazioni al Roland Garros, suo primo Major, dove però pesca subito il futuro vincitore Rafael Nadal. La semifinale del Challenger di Prostejov gli regala il best ranking dell’anno a metà giugno (67). Nella seconda parte di stagione arrivano anche le prime vittorie in uno Slam: a Wimbledon piega il russo Kunitsyn (80), agli US Open sconfigge lo spagnolo Hernandez (79). Il suo cammino si interrompe però subito al secondo turno: a Londra contro il tedesco Stadler (172), a New York contro il futuro re 2009 Juan Martin Del Potro. Chiude l’annata come numero 85 del mondo.
Nel 2009 giunge il primo successo e l’ingresso tra i top 50. Era dal 2004 che un brasiliano non vinceva un titolo (Ricardo Mello, Delray Beach). Era dai tempi di Gustavo Kuerten che il Brasile non piazzava un proprio tennista tra i primi cinquanta giocatori al mondo. A febbraio nel torneo di casa di Costa do Sauipe si arrende in finale solo allo spagnolo Robredo (19), ad agosto si rifà con gli interessi a Gstaad. Partendo dalle qualificazioni Bellucci è capace di annullare al primo turno ben sei match-points all’elvetico Lammer (188) per poi superare tra gli altri anche due ex top ten (Wawrinka e Kiefer). L’exploit sulla terra svizzera consente al brasiliano di scalare 53 posizioni rientrando prepotentemente nei top 100 (66) dopo essere sceso al numero 119. L’ultima parte della stagione è ancora positiva. A Stoccolma si ferma in semifinale battuto dal belga Olivier Rochus (87): è il primo importante risultato lontano dall’amata terra battuta. A San Paolo davanti al pubblico di casa incamera il sesto Challenger in carriera che lo lancia per la prima volta tra i top 40 chiudendo l’anno al 37esimo posto mondiale.
Il 2010 è storia recente. Secondo titolo ATP la scorsa settimana (il Moviestar Open di Santiago) e nuovo best ranking: numero 28 dell’ultimo ranking. Per il brasiliano 10 vittorie e 3 sole sconfitte nei quattro tornei giocati dall’inizio dell’anno. Tra i suoi “scalpi” anche il defending champion, beniamino di casa e grande favorito del torneo cileno, Ferrnando Gonzalez (11), sconfitto in semifinale recuperando da 3-6 2-4. Le tre sconfitte arrivano contro avversari del calibro del ceco Berdych (20, quarti di finale a Brisbane), del tedesco Kohlschreiber (27, ottavi ad Auckland) e del top ten Roddick (7, secondo turno agli Australian Open).
Era dal 2000 che il Moviestar Open non si teneva a Santiago (dal 2001 al 2009 si è giocato a Vina del Mar). Quell’anno a trionfare fu proprio Kuerten, idolo sin da ragazzo di Bellucci e futuro leader mondiale. Sarà un segno del destino?
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a cura di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Nome e cognome completo | Thomaz Cocchiarali Bellucci |
Data di nascita | 30 dicembre 1987 |
Età | 22 anni |
Luogo di nascita | Tietè (Brasile) |
Nazionalità | Brasiliana |
Residenza | San Paolo (Brasile) |
Altezza | 188 cm |
Peso | 80 kg |
Professionista dal | 2005 |
Gioco | Mancino (rovescio a due mani) |
Titoli ATP (singolo) | 2 ( 2009: Gstaad; 2010: Santiago) |
Titoli ATP (doppio) | 0 |
Finali ATP (singolo) | 1 (2009: Costa do Sauipe) |
Finali ATP (doppio) | 0 |
Titoli Challenger (singolo) | 6 (2008: Santiago, Florianópolis, Tunis, Rabat; 2009: Rimini, San Paolo) |
Attuale e miglior classifica ATP (singolo) | No. 28 (8 febbraio 2010) |
Attuale classifica ATP (doppio) | No. 313 |
Miglior classifica ATP (doppio) | No. 115 (12 maggio 2008) |
Miglior risultato Australian Open (singolo)
| Secondo turno (2010) |
Miglior risultato Roland Garros (singolo) | Primo turno (2008, 2009) |
Miglior risultato Wimbledon (singolo) | Secondo turno (2008) |
Miglior risultato US Open (singolo) | Secondo turno (2008, 2009) |
Matches vinti/persi ATP+Grande Slam (singolo) | 34/37 |
Matches vinti/persi Challenger (singolo) | 64/26 |
Matches vinti/persi Coppa Davis | 4/5 |
Guadagni totali in carriera | $796,013 |
Sito internet | www.thomazbellucci.com. |