Battendo Juan Monaco 6-2 0-6 6-4, il brasiliano si aggiudica a Santiago il 2° titolo in carriera, dieci anni l’ultimo successo cileno di Kuerten…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

La prima tappa della Gira Sudamericana, come ogni anno, si è disputata in Cile, precisamente a Santiago del Cile, lì dove si è trasferito il Movistar Open, dopo le edizioni tenutesi a Vina Del Mar.

Il primo appuntamento sulla terra battuta della stagione, soprannominato “Golden Swing“, in onore dei due campioni olimpici cileni Fernando Gonzalez e Nicolas Massu, non ha regalato al pubblico di casa le soddisfazioni che era lecito attendersi dal campione in carica e 4 volte vincitore del torneo, Fernando Gonzalez, estromesso in semifinale da quel Thomaz Bellucci che poi si è aggiudicato il titolo in finale sull’argentino Juan “Pico” Monaco.

 

La prima finale sprovvista di cileni dal 2002, è stata così vinta da un brasiliano, dieci anni dopo l’ultimo successo verde-oro targato Kuerten che, nel 2000, si impose su un altro argentino, Mariano Puerta. Proprio del tre volte vincitore del Roland Garros, Bellucci è l’erede designato.

 

Il mancino di San Paolo, ha compiuto il suo capolavoro, come detto, in semifinale dove è riuscito a recuperare uno svantaggio di un set e un break (6-3 4-2) al favoritissimo Fernando Gonzalez. La partenza ad handicap è stato uno dei leitmotif della settimana per il 22enne brasiliano, sotto di un set, oltre che con “Mano de Piedra”, sia con Nico Lapentti al 1° turno, che con il cileno Capdeville nel match successivo.

 

Ben differente è stato l’andamento della finale, a cui Juan Monaco giungeva per la seconda volta, dopo quella raggiunta nel 2008, ma non disputata a causa di un infortunio procuratosi in un match di doppio. Il primo set è un monologo di Bellucci che, operato il break in apertura di match, difende il vantaggio appena conquistato, annullando 3 palle del controbreak, grazie all’ottimo servizio mancino. Complice un Monaco molto falloso, il brasiliano vola subito 4-0, finendo per chiudere il primo parziale con il punteggio di 6-2, in 41 minuti. Diametralmente opposto l’esito del secondo set, con Monaco che, dopo aver annullato una palla break in apertura di frazione, sale in cattedra e rifila un pesantissimo 6-0 ai danni di un Bellucci, incapace di far male con quel dritto lungo linea, così redditizio nella prima frazione. Con l’inerzia tutta dalla sua parte, l’argentino si procura subito una palla break nel secondo game dell’ultima frazione, ma Bellucci si salva ponendo un freno all’emorragia di 7 giochi di fila per il suo avversario. L’erede di Guga riesce a cavarsi d’impaccio anche nel turno di battuta successivo, grazie a una coraggiosa palla corta con cui annulla una seconda palla break, 2-2. Il doppio pericolo scampato rivitalizza Bellucci che d’un tratto ritrova la magia del primo set, strappando il servizio all’avversario nel 5° gioco, con una risposta lungo linea vincente, su una seconda di Monaco fin troppo tenera. Il giovane brasiliano riprende a macinare con il dritto da fondocampo, non disdegnando alcune pregevoli soluzioni con la palla corta. Che a Bellucci non manchi il coraggio lo si capisce sul 5-4 30-15, quando decide di avventurarsi in un serve & volley sorprendente quanto difficoltoso che gli regala il primo matchpoint, concretizzato grazie a un accelerazione di dritto.

 

Per Bellucci si tratta del secondo successo in carriera dopo quello ottenuto a Gstaad nel 2009, sempre sulla terra battuta, partendo dalle qualificazioni. In precedenza il brasiliano aveva perso la sua prima finale Atp sulla terra amica di Costa do Sauipe. Continua invece la tradizione negativa in finale di Juan Monaco, alla sesta sconfitta di fila nell’ultimo atto di un torneo, lui che vanta 3 titoli in carriera, tutti colti nel 2007 a Buenos Aires, Pörtschach e Kitzbühel. Per la prossima tappa della tournèe sudamericana, si andrà proprio a casa del trionfatore di Santiago, in quella Costa do Sauipe in cui Bellucci sarà chiamato a difendere la finale dello scorso anno. Nel frattempo, può godersi il nuovo best ranking di numero 28. Non male per un tennista che ai primi di luglio, era precipitato alla posizione numero 143.

 

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