Un gruppo di spettatori sostengono di essere stati intimiditi dall'australiano durante il match ad Acapulco contro Dudi Sela. “A un certo punto ci siamo spaventati” ha detto uno di loro. L'episodio non è così significativo, ma ricorda quanto accaduto a Shanghai. 

Ne ha combinate talmente tante che questo episodio è quasi uno scherzo. Quanto accaduto ad Acapulco, tuttavia, conferma che Nick Kyrgios non ha ancora trovato il giusto set-up mentale. Eppure ne avrebbe un gran bisogno per azzeccare l'ultimo salto di qualità. Un gruppo di quattro appassionati ha denunciato il suo comportamento durante il match di primo turno ad Acapulco. Gli spettatori sostengono di essere stati presi di mira da Kyrgios durante il match contro Dudi Sela. Nick è stato protagonista di un alterco con il suo avversario dopo che aveva trattato con disprezzo alcuni sostenitori israeliani, invitati (non troppo gentilmente) a chiudere la bocca. Faceva parte del gruppetto anche un ragazzo ebreo residente in Messico, Isaac Cherem. “Non davamo alcun fastidio durante gli scambi, ma ci limitavamo a fare il tifo tra un punto e l'altro – ha detto Isaac – ci trovavamo a tre metri da lui, quindi ci avrebbe sentito anche se avessimo sussurrato. Uno dei miei amici ha parlato a bassa voce e Kyrgios gli ha detto di chiudere la sua f….. bocca”. E pensare che, il giorno prima, Isaac e uno dei suoi amici avevano fatto una foto con il numero 1 australiano.

NICK IL RECIDIVO
Isac Cherem ha 19 anni e da nove frequenta regolarmente il torneo di Acapulco: lui e i suoi amici sono stati presi alla sprovvista dal comportamento di Kyrgios. “Sulle prime abbiamo avuto un po' paura, perché lui è piuttosto grosso. Ma sì, sono certamente offeso. Kyrgios è un grande giocatore, ma non ha la testa per il gioco”. Non è la prima volta che l'australiano se la prende con gli spettatori. Era già accaduto a Shanghai, durante il famigerato match contro Mischa Zverev, quello che avrebbe fatto scattare le sanzioni ATP. Anche in quel caso, aveva invitato alcuni spettatori a stare zitti. Detto che il ragazzo ha certamente esagerato nel chiedere spazio alla stampa australiana e a richiedere le scuse di Kyrgios, l'episodio è importante perché denota – ancora una volta – che la maturazione non c'è stata. Salvo il vistoso “tanking” di allora, l'australiano si è comportato allo stesso modo. Almeno, stavolta ha vinto la partita. Peraltro dopo Dudi Sela, ha superato Donald Young e ha conquistato un posto nei quarti di finale. Le bizze di Kyrgios non faranno piacere a Lleyton Hewitt, capitano del team australiano di Coppa Davis, già preoccupato per il pessimo comportamento di Bernard Tomic, che si è ritirato durante il match contro Donald Young. Motivo? A suo dire faceva troppo caldo….Detto che Jordan Thompson non sta facendo sfracelli, la sensazione è che gli Stati Uniti potrebbero addirittura partire favoriti nel match di Brisbane. E la vincente, ricordiamo, potrebbe affrontare l'Italia in semifinale….