Il giorno della semifinale di Jannik Sinner alle Nitto ATP Finals è giunto. Sfiderà Daniil Medvedev per conquistare la prima finale nel Master di fine anno, l’analisi dell’incontro passando tra dichiarazioni e numeri statistici

Il tempo è finalmente giunto, l’attesa volge al termine. Jannik Sinner sfida Daniil Medvedev per conquistare la finale delle Nitto ATP Finals 2023. Archiviato il Round Robin, la vittoria di Carlos Alcaraz nella giornata di ieri ha designato il russo come avversario in semifinale per Sinner, mentre in sessione serale proprio lo spagnolo è atteso da Novak Djokovic per conquistare il secondo posto nella finale di domani. Negli ultimi 33 anni, solamente quattro volte le prime quattro teste di serie del torneo sono giunte in semifinale, l’ultima nel 2020 dove a trionfare fu proprio Medvedev.

Si tratta della quinta sfida stagionale tra Sinner e Medvedev – il bilancio è in perfetta parità – ma con il tennista nostrano che ha vinto le ultime due partite, nelle finali di Pechino e Vienna. La condizione con cui Sinner si presenta alla sfida odierna è delle migliori: 16 vittorie nelle ultime 17 partite disputate – escluso il ritiro di Bercy – imbattuto nel Round Robin e con il problema alla schiena già superato, come confermato da lui stesso al termine della sfida con Rune. Anche Medvedev arriva all’appuntamento in un buon stato di forma, nonostante le quattro sconfitte nelle ultime undici partite disputate e l’uscita prematura nei tornei di Shanghai e Parigi-Bercy. La sconfitta giunta ieri contro Alcaraz è forse la meno significativa, considerati gli equilibri all’interno del girone e le motivazioni decisamente opposte che avevano i due giocatori in campo.

Uno dei maggiori argomenti di interesse nella sfida di questo pomeriggio è senza dubbio scoprire il canovaccio tattico utilizzato da Sinner per cercare di superare il suo avversario. Le vittorie a Pechino e Vienna sono arrivate al termine di due partite giocate in maniera totalmente differente: giocando Serve&Volley la prima, tenendo lo scambio da fondo la seconda. Questo dimostra da un lato l’incredibile varietà di soluzioni che può utilizzare il tennista di San Candido, dall’altro la difficoltà di trovare nuove soluzioni per poter sorprendere il russo nella sfida odierna. Nella conferenza stampa a margine della sfida con Alcaraz, non è mancata la domanda a Medvedev circa l’utilizzo continuo del servizio e volee da parte dei suoi avversari nell’ultimo periodo. “Prima di tutto posso dire che penso che sia una buona tattica per giocare contro di me, ma devi essere molto bravo a rete. Ad esempio Sascha penso che sia un buon giocatore a rete, ma con me ha perso. Carlos invece oggi ha fatto cose che solo due o tre giocatori al mondo sanno fare. Ripeto, Sascha è venuto a rete ma l’ho passato molte volte. So come giocare i passanti e lo allenerò ancora meglio considerando che in tanti ormai lo fanno. Ma per battermi non basta venire a rete, perché io ti passo. Devi essere molto bravo a rete. Se poi tutti continueranno a farlo e noterò delle difficoltà, troverò un modo per adattarmi. Ma per il momento non vedo questo problema.”

Ancora il russo in conferenza stampa si è soffermato sui precedenti con Sinner, analizzando la partita anche dal punto di vista tattico. “Penso che dal punto di vista tattico sia vero, ha fatto due partite diverse a Pechino e Vienna, ma è la dimostrazione che può fare tutto. Serve and volley come dici tu, ma anche gioca solido dal fondo, gioca la palla corta, gioca tutto molto bene ed è la ragione per cui è un top player. A Vienna contro di lui ho avuto la sensazione di adattarmi meglio dopo quello che aveva fatto a Pechino, ma ho perso comunque. Quindi ho bisogno di rispondere meglio.”. Un Medvedev che nonostante gli ultimi risultati arrivati con meno brillantezza del solito sembra essere sicuro delle proprie soluzioni di gioco, e cercherà di prendersi la rivincita dopo le ultime sfide disputate.

Non soltanto l’utilizzo della strategia migliore, anche la qualità dei colpi sarà determinante per sapere chi uscirà vincitore. La superficie estremamente veloce del Pala Alpitour sembrerebbe essere di primo impatto un maggior vantaggio per il russo, se si considera quanto l’efficacia del servizio è alla base della costruzione del punto. Tuttavia nelle partite disputate nel Round Robin Sinner ha mostrato di saper rispondere in maniera ottimale, anche considerando i diversi tipi di servizio che si è trovato ad affrontare nel corso della settimana. Quel che è certo è che dovrà alzare la percentuale di prime palle in campo: negli ultimi precedenti contro Medvedev è sempre stata al 73%, mentre nelle sfide contro Djokovic e Rune si è attestata sotto al 65%.

Altro punto determinante sarà la risposta di Medvedev al servizio dell’azzurro. Aver perso le ultime due sfide dovrà inevitabilmente portare il russo a trovare soluzioni alternative per cercare di sorprendere il suo avversario, avvantaggiato – ma anche esposto al rischio di palla corta – dagli out particolarmente larghi che presenta il campo centrale del Pala Alpitour.

Infine il piano nervoso, che certamente non è irrilevante quando si sfidano due giocatori con queste caratteristiche. Sinner conosciuto da sempre come “Ice Man”, l’uomo di ghiaccio, perché non fa trasparire alcuna emozione sul proprio volto. Medvedev invece ti logora sul piano mentale, cerca di entrare nel cervello dell’avversario e a tessere la propria rete, anche grazie a quella sensazione di muro che spesso si vede all’interno dei suoi match. Chi saprà gestire meglio questo aspetto potrà sicuramente avere un vantaggio, senza però perdere di vista tutto il resto.

Insomma una sfida che seppur arrivata al nono capitolo promette di presentarsi sotto una veste completamente vuota. Non mancherà certamente il supporto del pubblico che per forza di cose sarà tutto a sostegno di Jannik Sinner. La posta in gioco è alta, altissima, ma i tennisti vivono per momenti come questi e soltanto chi sarà capace di gestire al meglio i diversi aspetti della partita riuscirà a uscirne come vincitore.