Per fortuna a Morioka si gioca al coperto, perché la località giapponese ha accolto gli azzurri con un clima polare. Giappone-Italia, tuttavia, non sarà l'unico match dell'imminente weekend di Coppa Davis. Con l'aiuto di Tennis Magazine, ecco 10 cose da sapere su quello che vivremo a partire da stanotte.
1) In attesa di eventuali cambi di formula, il Gruppo Mondiale è composto da 16 squadre. Chi vince accede ai quarti di aprile. Le otto sconfitte torneranno in campo a settembre per difendere il proprio posto nel World Group. Ai play-off parteciperanno otto squadre provenienti dai Gruppi Zonali (4 Europa-Africa, 2 America, 2 Asia-Oceania)
2) Il World Group vedrà in campo quattro top-10: Marin Cilic per la Croazia, Alexander Zverev per la Germania, David Goffin per il Belgio e Pablo Carreno Busta per la Spagna. Giocherà anche il numero 6 ATP, Dominic Thiem, nel match che vede opposta la sua Austria alla Bielorussia. Curiosamente, l'unico top-10 a giocare in trasferta è Zverev, impegnato addirittura in Australia.
3) Sono in campo altri top-20: gli Stati Uniti fanno affidamento su Sam Querrey e John Isner, mentre l'Australia punta forte su Nick Kyrgios. La Francia avrebbe dovuto schierare Jo Wilfried Tsonga contro l'Olanda, ma è arrivato il forfait in extremis. Il suo posto è stato preso da Adrian Mannarino.
4) Gli Stati Uniti proveranno a battere per la prima volta la Serbia. Ci hanno perso a Belgrado nel 2010 e a Boise, Idaho, nel 2013. Dovrebbe essere la volta buona: Jim Courier ha portato in Serbia la migliore formazione possibile, mentre la Serbia è priva di tutti i suoi migliori (Djokovic, Troicki e Krajinovic).
5) Brutta tegola per la Gran Bretagna: la speranza di centrare l'impresa in Spagna erano affidate a Kyle Edmund, semifinalista all'Australian Open. Un problema all'anca maturato a Melbourne lo ha costretto a dare forfait, almeno per la prima giornata. Sulla carta, la sfida di Marbella ha perso ogni significato agonistico. In singolare giocheranno Cameron Norrie e Liam Broady.
6) Nessuno batte l'Olanda… 11 volte di fila? I tulipani vanno ad Albertville, in Francia: contro i galletti hanno perso dieci volte su dieci, con la prima sfida che risale addirittura al 1925. Anche senza Tsonga, la Francia si presenta forte e competitiva. D'altra parte sono i campioni in carica.
7) Nonostante le fatiche accumulate in Australia, Marin Cilic ha risposto presente. Contro il Canada, eguaglierà il record di “ties” giocati per la Croazia. Sarà la sua 22esima presenza, proprio come Ivan Ljubicic. Curiosamente, anche “Ljubo” è stato al massimo numero 3 ATP. Attualmente, Ljubicic è l'allenatore di Roger Federer, colui che lo ha battuto in finale in Australia.
8) Le due nazioni finaliste hanno il diritto di giocare in casa. Tra le nuove regole, c'è quella secondo cui le finaliste in carica possono scegliere dove giocare il match di primo turno, senza necessariamente rispettare la regola della reciprocità. Sia Francia che Belgio hanno scelto di giocare in casa, rispettivamente contro Olanda e Ungheria.
9) L'altra novità regolamentare è la possibilità di schierare squadre di cinque giocatori. Una bella facilitazione per i capitani, che dunque potranno permettersi di convocare due specialisti del doppio. I weekend saranno ancora più sintetici: se una sfida si chiude sul 3-1, non si giocherà la quinta partita. In caso di 3-0, si giocherà soltanto il quarto match.
10) Come detto, tutte le sconfitte avranno la possibilità di restare nel World Group tramite i play-off di settembre. Il regolamento non prevede che debbano necessariamente affrontare chi arriva dai Gruppi Zonali. Gli accoppiamenti saranno sorteggiati in base alle teste di serie, indipendentemente dalla categoria. Esempio: l'Argentina è retrocessa, ma se dovesse arrivare ai play-off sarebbe sicuramente testa di serie (attualmente è seconda nel ranking di Coppa Davis). Anche la Repubblica Ceca avrebbe chance di essere testa di serie.