Pochi giorni fa è arrivato l'annuncio della separazione con Vladimir Platenik. Ma Daria Kasatkina non ci ha fatto attendere: nel bel mezzo di un ottimo torneo a Pechino, dove ha centrato i quarti grazie al buon successo su Agnieszka Radwanska, ha comunicato il nome del nuovo coach. Scelta curiosa: visto che la separazione con Platenik è giunta a fine stagione, si pensava che potesse aspettare il periodo di offseason. Invece il belga Philippe Dehaes sarà al suo angolo già alla Kremlin Cup di Mosca, ultimo torneo dell'anno. Quella con Platenik è stata una separazione graduale: “Si è sviluppato tutto lentamente, senza realizzare quello che stava succedendo – ha detto la Kasatkina – abbiamo lavorato insieme per tre anni ed è stata una collaborazione di successo. Tuttavia, qualche mese fa ho dato un'occhiata al passato e mi sono resa conto di essermi fermata, che non miglioravo più. Allora ci siamo seduti e abbiamo stabilito che sarebbe stato meglio separarsi”. Attualmente la Kasatkina è numero 34 WTA, peraltro dopo essere stata n.25. Tre anni fa, quando ha iniziato a lavorare con Platenik, era fuori dalle top-300. Era bastato un anno per fare irruzione tra le top-100, salvo poi continuare a crescere. Classe 1997, quest'anno si è aggiudicata il suo primo titolo WTA Charleston (battendo in finale Jelena Ostapenko) e ha raccolto tre vittorie contro top-5 WTA.
DI NUOVO CON DEHAES
Messa in archivio l'esperienza con l'ex coach di Dominika Cibulkova, non ha optato per un grande nome. Philippe Dehaes vanta collaborazioni di livello con Steve Darcis e Maryna Zanevska: buoni giocatori, non certo fenomeni. Insomma, la partnership sembra una buona occasione per entrambi. “Non voglio perdere tempo – ha detto Daria per spiegare una soluzione così rapida – Mosca è uno dei miei tornei preferiti, lo gioco sin da quando ero piccola e voglio prepararlo nel migliore dei modi”. Dehaes non è uno sconosciuto per lei: “È stata la prima persona a cui ho pensato perché qualche anno fa, quando ne avevo 17 anni, avevo lavorato con lui prima di spostarmi da Vlado. Mi trovai bene già all'epoca, ma ci furono alcuni problemi che impedirono di andare avanti. Sono felice che ci sia l'opportunità di riprendere la collaborazione”. Dehaes lavora in Belgio, anche se la Kasatkina non vuole abbandonare l'accademia di Trnava, in Slovacchia. “Troveremo una soluzione” ha tagliato corto la ragazza di Togliatti, che nei quarti di Pechino avrà un match affascinante contro Simona Halep, reduce dal gran bel successo contro Maria Sharapova. “Sarà il nostro quarto scontro diretto, sono entusiasta all'idea di affrontarla – dice la Kasatkina – sono già i quarti di finale, avrò bisogno di fare del mio meglio”. Il bilancio dice 2-1 per la Halep, ma la Kasatkina si è imposta la scorsa settimana a Wuhan.