Il successo a Charleston dello scorso aprile, in finale su Jelena Ostapenko, aveva accresciuto le aspettative su Daria Kasatkina. Con un tennis pieno di talento, che conquista al primo sguardo, la giovane russa era salita tra le top-25 WTA, ma poi aveva faticato a confermarsi su certi livelli: anche per questo, forse, Daria ha messo fine al rapporto professionale con coach Vladimir Platenik, con il quale lavorava tra tre anni esatti. La collaborazione è partita nell'ottobre 2014 presso l'EMPIRE Trnava International Tennis Academy, in Slovacchia. Sotto la guida di Platenik, la Kasatkina ha scalato 300 posizioni in meno di un anno. Nell'agosto 2016 è arrivato il best ranking al numero 24. Oggi, da n.31 WTA, l'annuncio della separazione. “Abbiamo deciso, di comune accordo, di terminare la collaborazione – ha detto Platenik – tuttavia, Daria continuerà ad allenarsi presso l'EMPIRE Tennis Academy. Anche io rimarrò all'accademia, ma mi concentrerò sui giovani slovacchi”. È intervenuto anche Miroslav Hlavna, presidente del TC Empire (il club che ospita l'accademia), sottolineando come entrambi continueranno a lavorare nell'accademia. Impegnata a Pechino, dove affronterà al secondo turno Lara Arruabarrena, la russa non ha ancora annunciato il nuovo coach.
UN'ACCADEMIA DI QUALITA'
Daria continuerà ad allenarsi all'EMPIRE di Trnava, peraltro con l'ausilio del preparatore atletico Maros Molnar. Curiosamente, la separazione Kasatkina-Platenik arriva in un discreto momento per la russa: dopo qualche mese di crisi si era ripresa con gli ottavi allo Us Open e il buon torneo a Wuhan, dove aveva raccolto un successo di prestigio contro Simona Halep, prima di cedere alla Makarova. Quello con la connazionale resterà l'ultimo match con Platenik in panchina. Non sorprende che la Kasatkina resti a Trnava: l'accademia EMPIRE, infatti, ha diversi giocatori di livello e dunque garantisce una certa qualità di allenamento: per intenderci, fanno base a Trnava Elina Svitolina, Ons Jabeur, Lucie Safarova e la rediviva Belinda Bencic, rientrata con un successo dopo l'operazione al polso sinistro dello scorso maggio. Non manca anche qualche buon giocatore uomo: su tutti, spiccano Andrej Martin, Vaclav Safranek e il cileno Hans Podlipnik.