Nel sorteggio per la fase a gironi delle Atp Finals Jannik Sinner è finito nello stesso gruppo di Novak Djokovic. Analizziamo il gruppo verde sulla base di statistiche e precedenti, per capire che tipo di cammino aspettarsi dal nostro numero uno

Nel calcio si utilizzerebbe la celebre espressione “prima o poi bisogna incontrarli tutti”, verità che nel tennis vale di meno ma che esprime al meglio il sorteggio di Jannik Sinner in vista delle prossime ATP Finals. Il tennista di San Candido è infatti capitato nel gruppo Verde, lo stesso di Novak Djokovic, e per cercare di approdare in semifinale dovrà vedersela anche con Stefanos Tsitsipas e Holger Rune. Uno sguardo alle statistiche può già fornire una prima impressione di quello che sarà il cammino del nostro numero uno, con la consapevolezza di avere rispetto di tutti ma paura di nessuno.

Prima di analizzare nel dettaglio i precedenti contro ogni partecipante del girone, si nota subito come Sinner sia sotto nei precedenti contro tutti e tre e soltanto con Tsitsipas ha ottenuto almeno una vittoria. Il dato che fa ben sperare riguarda però gli scontri diretti contro i top 10 in stagione: lo score parla di un 7/5 a favore del tennista azzurro. Un sorteggio che potrebbe apparire così nefasto, ma che in caso di passaggio del turno potrebbe regalare una semifinale meno ostica di quanto sarebbe potuto essere.

Negli occhi di tutti gli appassionati e tifosi di tennis c’è senza dubbio la sfida ai Championship dello scorso anno: Sinner in vantaggio di due set contro un Djokovic e a un passo dal successo. Nell’intervista post match, a rimonta completata, Djokovic raccontò di come è riuscito a compiere l’ennesima impresa della sua carriera grazie a un dialogo con sé stesso davanti agli specchi dello spogliatoio. A dimostrazione di come al netto dello score che parla di un netto 0-3, Jannik Sinner procuri più di qualche problema al numero uno del mondo e a Torino ci sarà la possibilità di sfatare questo tabù.

La sfida più recente tra i due risale tuttavia all’ultima edizione del torneo organizzato all’All England Club, quando Djokovic superò in tre set un Sinner apparso poco propositivo e autore di alcune scelte tattiche poco felici. La sensazione dopo l’incontro fu che il gap da colmare era ancora ampio, non soltanto in termini di gioco ma anche nel saper leggere i momenti chiavi della partita. Non si può però negare la crescita esponenziale di Jannik negli ultimi mesi, e se è vero che da ogni sconfitta riesce a trarre sempre il meglio, è lecito aspettarsi una reazione sotto la mole.

Inoltre i due non si sono mai sfidati prima d’ora sul veloce Indoor, in quanto le loro sfide sono sempre avvenute sull’erba di Wimbledon e sulla terra di Montecarlo ormai due anni fa. A livello Indoor Djokovic ha uno score di 172/48 e viene dal successo a Parigi-Bercy, torneo dove ha trionfato sette volte. Dal canto suo anche Jannik Sinner ha dimostrato di cavarsela piuttosto bene sul veloce, dove ha vinto la metà dei titoli ottenuti fino a questo momento (5/10).

Guardando i partecipanti del Gruppo Verde, la sensazione che si ha subito è che la sfida contro Stefanos Tsitsipas possa essere determinante per la qualificazione di Sinner in semifinale. Quello a Torino sarà il terzo incontro stagionale tra i due, che si sono equamente spartiti i due precedenti. Proprio il tempo intercorso tra la sfida persa agli Australian Open e poi il successo a Rotterdam descrive il percorso svolto da Sinner nel corso di questa stagione.

Ripercorrendo infatti la partita disputata in Australia, le maggiori critiche per Sinner furono sulla mancata freddezza di trasformare le palle break ottenute. Tsitsipas chiuse infatti l’incontro con un emblematico 85% di palle break salvate (22/26), che da un lato racconta l’ormai nota abilità di Sinner in risposta ma anche di come non riesca poi a capitalizzare le occasioni create. Nel corso della stagione tuttavia il dato è sensibilmente migliorato, e al momento la percentuale di break ottenuti dal nostro numero uno è la più alta mai ottenuta nelle precedenti stagioni (29,5%). Il dato migliora ulteriormente se si prende come termine di paragone la scorsa stagione, a oggi si procura quasi una palla break in più ogni partita e ne converte quasi due in più rispetto il 2022.

L’altro dato che fa ben sperare in vista della sfida con il greco, al netto dello score complessivo di 2/5, sta nella vittoria ottenuta da Sinner nell’unico precedente tra i due giocato sul veloce, proprio in quel di Rotterdam.

Un conto aperto dalla sfida di Montecarlo, e l’opportunità di rifarsi giocando in casa. La sfida contro Holger Rune è probabilmente la più attesa nel girone, complice per l’appunto l’ultimo precedente tra i due giocato la scorsa primavera sulla terra del Principato. Sinner aveva rapidamente portato a casa il primo set con un netto 6-1, poi l’interruzione per pioggia e una ripresa condizionata dalla forte umidità e da una palla che viaggiava molto meno. Vincerà Rune in tre set, contestatissimo dal pubblico presente per degli atteggiamenti poco sportivi da parte del tennista danese.

L’incontro al Pala Alpitour, tuttavia, si giocherà su tutt’altre dinamiche. C’è da considerare in primis la poca propensione di Rune a giocare su questa superficie, dove fa registrare uno score di 51/18 e nel corso dell’attuale stagione ha rimediato alcune brutte sconfitte come a Rotterdam contro Brouwer oppure con Kecmanovic in quel di Stoccolma. I due si sono affrontati per la prima volta proprio sul cemento Indoor, la scorsa stagione a Sofia, e anche in quel caso fu Rune a trionfare con Sinner costretto ad abbandonare il campo dopo l’ennesimo infortunio della stagione.

Un dato interessante rispetto alla sfida di Montecarlo è quella relativa ai punti vinti in risposta dal danese: soltanto il 35% sulla prima (23/65) e il 43% sulla seconda (22/51). Se a questo uniamo il 53% dei punti ottenuti con la seconda di servizio, si capisce facilmente come la prestazione di Rune a Torino dovrà essere ben diversa se vuole impressionare Sinner, che avrà il vantaggio di giocare su una superficie su cui la palla viaggia molto di più che sulla terra.

Inoltre ci sarà da considerare il fattore ambiente, tutto schierato ovviamente dalla parte del tennista di casa. Il palazzetto torinese potrebbe trasformarsi in una vera e propria bolgia, soprattutto se Rune dovesse porsi in maniera negativi nei confronti degli spettatori.