Ecco i giocatori che hanno guadagnato più posizioni nel 2017, tra quelli che hanno chiuso la stagione tra i top-100 ATP. Curiosamente, Matthew Ebden e Cedrik Marcel Stebe hanno vissuto gli stessi alti e bassi, con una resurrezione che li ha riportati a ridosso dei rispettivi best ranking.

Una curiosa linea sottile accomuna Matthew Ebden e Cedrik Marcel Stebe. Cinque anni fa, nel 2012, sono entrati tra i top-100 ATP e la loro ascesa sembrava inarrestabile. Entrambi, tuttavia, sono finiti in un vortice di infortuni. Quest'anno, in contemporanea, si sono rimessi in carreggiata grazie agli ottimi risultati nei tornei Challenger. Tra i giocatori che hanno chiuso il 2017 tra i top-100 ATP, il tedesco e l'australiano sono quelli ad aver scalato più posizioni. Ebden è salito di ben 619 gradini, mentre Stebe si è ritrovato al numero 82 dopo essere partito dalla 463esima posizione. Grazie agli ottimi risultati colti negli ultimi mesi, si sono avvicinati ai rispettivi best ranking, per entrambi risalente al 2012. Reduce da un infortunio al ginocchio, l'australiano ha vinto i tornei di Canberra e Toyota, a cui ha aggiunto la prima finale ATP, a Newport (persa da John Isner). Ancora più sfortunato Stebe: come vi abbiamo raccontato qualche mese fa, aveva vissuto parecchie sfortune fisiche. Quest'anno si è aggiudicato tre tornei Challenger (Poprad Tatry, Vancouver e Sibiu), oltre a raggiungere il secondo turno allo Us Open dopo essere partito dalle qualificazioni. Grazie a questi risultati, è stato tra i giocatori nominati per il “Comeback Player of the Year” (il premio è poi andato a Roger Federer). Tra gli attuali top-100 ATP, in nove hanno scalato almeno 100 posizioni rispetto all'anno prima.

BENE ANCHE MATTEO BERRETTINI
Tra loro, diversi giocatori reduci da problemi fisici. Nicolas Jarry, al rientro dopo un infortunio al polso, ha scalato 300 posizioni e ha fatto il suo esordio tra i top-100 ATP, primo cileno dopo parecchi anni, sempre in virtù degli ottimi successi nel circuito Challenger (tra cui il torneo di casa, a Santiago). Filip Krajinovic è ricordato soprattutto per la splendida finale al Masters 1000 di Parigi Bercy, grazie alla quale è entrato tra i top-50 ATP (oggi è 34esimo), ma pure lui ha fatto grandi cose nei tornei Challenger, proprio come i teenagers Denis Shapovalov, Andrey Rublev e Stefanos Tsitsipas. Gli altri due top-100 in grado di conquistare almeno 100 posizioni sono gli esperti Peter Gojowczyk e Blaz Kavcic: il tedesco è stato uno dei sei giocatori a vincere sia un ATP che un Challenger, mentre lo sloveno ha mostrato una clamorosa continuità nel circuito minore, raccogliendo ben 50 vittorie (con due titoli a Winnipeg e Granby). Anche tra i giocatori che hanno scalato meno di 100 posizioni si trovano elementi in grande crescita, sempre grazie agli ottimi risultati nel circuito Challenger: in particolare, Tennys Sandgren e Maximilian Marterer hanno raggiunto un'ottima classifica. Tra i giocatori che si sono fatti notare in misura maggiore, anche il nostro Matteo Berrettini, capace di scalare oltre 200 posizioni. Dati statistici interessanti che certificano, ancora una volta, come sia possibile raggiungere un ranking ragguardevole giocando prevalentemente nel circuito minore, sia pure con risultati di alto livello. In altre parole: i Challenger possono dare grandi soddisfazioni, ma soltanto se si arriva con continuità nelle fasi finali. Altrimenti, c'è il rischio di vivacchiare nel limbo.

GLI SCALATORI DEL 2017 – TOP 100 ATP
Matthew Ebden (+619) – n.76 ATP
Cedrik Marcel Stebe (+381) – n.82
Nicolas Jarry (+300) – n.100
Filip Krajinovic (+203) – n.34
Denis Shapovalov (+199) – n.51
Peter Gojowzyk (+130) – n.60
Blaz Kavcic (+123) – n.97
Stefanos Tsitsipas (+1118) – n.91
Andrey Rublev (+117) – n.39