Continuano le voci che vorrebbero un ruolo sempre più da protagonista dell’Arabia Saudita nel mondo del tennis, con l’idea del super tour che inizia a raccogliere consensi anche tra i giocatori

La pausa dal tennis giocato lascia da sempre spazio a voci, indiscrezioni e rumours che non sempre vengono poi confermate. In questo dicembre che traghetta gli appassionati verso la nuova stagione, continua a tenere banco il ruolo che l’Arabia Saudita avrà nel mondo del tennis negli anni a venire. Il ghiaccio è stato rotto con le Next-Gen ATP Finals, che hanno riscosso un buon successo tra i giocatori e tutto ciò che ruota intorno all’organizzazione di un torneo. Ma quali saranno i prossimi step e investimenti del mondo saudita nel tennis?

Difficile stabilirlo fin da subito, quel che è certo è che il Fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita (PIF) sia pronto a investire ingenti risorse nel mondo del tennis, dopo aver ottenuto buoni successi soprattutto nel calcio e nel golf. Il primo e forse più concreto step che si andrà a realizzare e la creazione di un decimo Master 1000, da giocare proprio in terra saudita. Dovrebbe disputarsi a partire dal 2025 e voci di corridoio sembrano indicare che verrà inserito in calendario prima dell’Australian Open, aprendo di fatto la stagione e togliendo visibilità ai tornei di preparazione che si giocano in Australia. Se è vero che in termini di prize money e punti la partecipazione a un Master è certamente più appetibile, i tennisti saranno pronti a rinunciare al vantaggio di preparare il primo Slam stagionale in terra australiana? Su questo al momento nessuno dei protagonisti si è pronunciato in merito, e sarà interessante capire come ci si muoverà su questo piano.

Il secondo aspetto riguarda l’organizzazione delle WTA Finals. Utilizzando un eufemismo. l’organizzazione dell‘edizione 2023 a Cancun ha fatto letteralmente acqua da tutte le parti. Già a metà di quest’anno si era parlato di organizzare le WTA Finals in terra saudita, ma il circuito non si è detto pronto a sbarcare già in questa stagione per nuove frontiere. In vista del prossimo anno il progetto sembra più concreto, con la possibilità dell’Arabia di strappare un accordo pluriennale per l’organizzazione del principale evento nel tour femminile.

Infine, esiste il discorso relativo al super tour. Nelle settimane passate un articolo sul The Atletic alludeva alla possibilità di organizzare un tour premium, separato dal circuito ATP e che unisca tornei dello Slam e Masters 1000. Sull’argomento si è recentemente espresso Andrea Gaudenzi – presidente dell’ATP – che ai microfoni di The National sembra voler ridimensionare le indiscrezioni uscite in merito. “No, secondo me, questa possibilità non c’è. Penso che in generale ci sia molto rumore a riguardo. Ma credo anche di essere stato estremamente esplicito negli ultimi quattro anni con ‘OneVision’ – strategia messa in piedi da Gaudenzi per la crescita complessiva del mondo del tennis – qualunque cosa sia stata scritta in quell’articolo è sicuramente il concetto di concentrarsi su un prodotto premium”.

Il discorso dell’unità è certamente importante per superare la frattura che sembra essersi creata nel mondo del tennis, sul piano dei diritti televisivi e nella generazione e incremento dei profitti. In questo senso, pur ribadendo la necessità di unire le forze da parte di tutte le parti coinvolte, non smentisce totalmente la possibilità di un prodotto “premium”. “Se fossimo in grado di andare sul mercato con un pacchetto premium con Grand Slam, ATP, WTA potremmo essere molto appetibili. Il problema è che andiamo tutti sul mercato separatamente. Uno degli obiettivi di ‘OneVision’ è l’aggregazione dei diritti commerciali, che significa sostanzialmente ancora un accordo con i tornei dello Slam e la WTA. E questa sarà la priorità numero uno nei prossimi tre anni”. Basterà un’unione di intenti sul piano dei diritti televisivi a scongiurare la possibilità di un terremoto nel mondo del tennis con la creazione di un tour separatista?