Tra gli uomini non sono più la potenza di un tempo, anche se i giovani Medvedev e Rublev promettono bene, ma tra le donne l'Armata Russa è ancora degna di questo nome. A poche settimane dal rientro di Maria Sharapova, si sono prese entrambi i titoli WTA della settimana. A poche ore dal successo della Kasatkina a Charleston, è arrivato il bis grazie ad Anastasia Pavlyuchenkova a Monterrey. Sul cemento messicano, la 25enne di Samara ha battuto Angelique Kerber col punteggio di 6-4 2-6 6-1. Per Anastasia è addirittura il quarto titolo in questo torneo dopo quelli raccolti nel 2010, 2011 e 2013. “Ci sono giocatrici che hanno vinto quattro tornei in tutta la carriera…e io ne ho vinti quattro a Monterrey! Per me sarà sempre un posto speciale: è qui che ho vinto il primo titolo, poi ne ho raccolti altri tre…ma un trofeo è sempre un trofeo”. Con il suo tennis tecnico e raffinato, non sempre supportato da una buona preparazione atletica, la Pavlyuchenkova ha centrato l'unico break del primo set quando la Kerber ha servito sul 4-5. “Affrontare la numero 1 è sempre speciale, non capita tutti i giorni” ha detto la Pavlyuchenkova, che ha negato il primo titolo stagionale alla tedesca. La Kerber ha dato battaglia nel secondo, prendendo il largo dopo essersi aggiudicata un eterno terzo game. “Onestamente non avevo molta energia nel secondo – ha ammesso la Pavlyuchenkova – le condizioni erano difficili, faceva molto caldo. Angie mi faceva giocare ogni singolo punto, mi sentivo come se avessi già dato tutto nel primo. Dopo i primi tre giochi del set, mi sono sentita svuotata”.
IN LIZZA PER SINGAPORE
Ma quest'anno c'è una nuova Pavlyuchenkova, seguita da coach Simon Goffin (fratello maggiore di David): i quarti in Australia e a Indian Wells non sono stati un caso, e lo ha confermato in un terzo set dominato. E' scappata rapidamente sul 5-0 prima di sigillare il torneo col punteggio di 6-4 2-6 6-1. Successo meritato perché non ha mai smesso di fare la partita: era lei a fare gioco, a cercare il punto. In tre set, ha messo a referto 49 colpi vincenti contro i 14 della Kerber. Qualcuno, tra i giornalisti presenti a Monterrey, ha scherzato sul suo lamentarsi per le condizioni di gioco. Non andranno bene, ma lei si adatta alla perfezione. “Lasciatemi lamentare! – ha scherzato in conferenza stampa – qui fa davvero caldo, arrivando a Monterrey senti che è diverso rispetto agli altri tornei”. Sia Kerber che Pavlyuchenkova hanno fatto un buon passo avanti in classifica, anche in vista delle WTA Finals. In questo momento la tedesca è decima nella "Race to Singapore", la russa dodicesima. La strada è ancora lunga e non ci sarà tempo per riposare. “Adesso mi godrò il successo per qualche giorno – ha chiuso la Pavlyuchenkova, al nono titolo in carriera – ma nel tennis non ti puoi mai fermare. Tra un paio di settimane giocherò in Fed Cup, per il mio paese. Ma spero di mantenere la forma per il resto dell'anno. Anzi, se possibile, spero di migliorare”.
WTA MONTERREY – Finale
Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) b. Angelique Kerber (GER) 6-4 2-6 6-1