Victoria Azarenka, a seguito della recente confessione di Fiona Ferro, ha alzato la voce a supporto di tutte le atlete donne che vengono ogni giorno usate e sfruttate
Victoria Azarenka è sempre pronta ad alzare la voce su argomenti che possano riguardare la politica, la beneficenza o anche le donne e le difficoltà che essere, ancora oggi, incontrano nel mondo del tennis e non solo. Dopo aver sconfitto Petra Martic 6-3 6-0 e essersi assicurata un posto tra le migliori 16 degli US Open, l’ex numero 1 del mondo ha voluto parlare di una tematica, ahinoi, ancora tanto attuale: lo sfruttamento delle donne, soprattutto di quelle più fragili. Recentemente abbiamo registrato il triste racconto della tennista francese Fiona Ferro, ma sono innumerevoli i casi di giovani (e non) tenniste che sono abusate o, senza arrivare a tanto, comunque ricattate psicologicamente dai propri allenatori e da diverse persone pronte a trarre giovamento dalle debolezze altrui. Così, la due volte vincitrice degli Australian Open non ci ha pensato due volte prima di dire pubblicamente la sua opinione al riguardo.
“È un argomento molto delicato, perché, non ascolterete queste storie se non fossero le giocatrici a raccontarvele – ha spiegato Azarenka -. Succede troppo spesso nel tour, il che non va affatto bene, e il nostro compito è quello di salvaguardare sempre più queste atlete. Per noi del Players’ Council, è un argomento prioritario perché vediamo tante giovani donne vulnerabili che vengono sfruttate in diverse situazioni. È davvero triste e mi fa davvero emozionare, perché, sai, se avessi una figlia con voglia di giocare a tennis, ci sarebbe grande preoccupazione da parte mia in relazione a questo argomento. È venuta allo scoperto solo una storia recente con Fiona Ferro, le faccio i miei complimenti per essere stata coraggiosa. Spero che da questa situazione ne uscirà più forte e che il tennis non le sia rovinato per questo. È un argomento del quale bisogna parlare più spesso e penso che sia compito di voi giornalisti quello di aiutare le persone ad aprirsi di più. Spero che si riescano ad eliminare questo tipo di situazioni. È solo una mia opinione, m credo fermamente che il problema sia anche il seguente: finché si sta vincendo, tutto andrà bene e sarai rispettata, ma, quando si inizia a perdere, tutti diventa buio e non c’è nessuno a tenerti la mano. Sono questi i momenti in cui ci sono persone pronte ad approfittare di noi, quindi il nostro ruolo dev’essere quello di essere vicini alle atlete soprattutto in questi periodi”.