Le dichiarazioni dell’azzurro dopo la battuta d’arresto ai quarti di finale di Flushing Meadows subita per mano di Carlos Alcaraz

“Non è facile parlare adesso. Domani mi sveglierò cercando di cogliere i lati positivi di questa partita”. Non sarà semplice digerire questa battuta d’arresto per Jannik Sinner. L’altoatesino è uscito di scena ai quarti di finale degli Us Open non trasformando un matchpoint nel quarto set e cedendo il passo a Carlos Alcaraz. “Ad un certo punto il mio servizio non ha funzionato – commenta Jannik – Anche lui tuttavia stava rispondendo bene. Era la mia seconda volta all’Arthur Ashe e credo che nel complesso sia stato un grande incontro. Avrei potuto servire diversamente a fine quarto parziale. Sul campo è tutto diverso perché senti la pressione. Fa parte del gioco. Ho incassato in carriera alcune sconfitte dure, ma questa mi farà male a lungo.

Malgrado la delusione, Jannik cerca anche di intravedere il bicchiere mezzo pieno. Penso di essere migliorato molto fisicamente – prosegue l’azzurro -. Mi sento sicuramente più pronto ad affrontare questo tipo di partite per ore e ore. La prima settimana non ho espresso il mio miglior tennis. Oggi ho alzato il livello contro un giocatore che ti costringe a farlo”.

Al termine della seconda partita più lunga nella storia del torneo, Jannik Sinner lascia New York con qualche rammarico. Carlos Alcaraz guadagna invece l’accesso in semifinale a Flushing Meadows dove affronterà lo statunitense Frances Tiafoe.