Per la classifica è un risultato sorprendente, ma le sensazioni degli ultimi mesi erano chiare: Kristina Mladenovic poteva giocarsi le sue carte contro Simona Halep. Numero 28 del seeding contro numero 4, ma il 6-3 6-3 per la francese non è così sorprendente. “Abbiamo sempre avuto match equilibrati – ha detto la Mladenovic – in questo momento conduco 2-1 negli scontri diretti, non accade spesso contro una top-5! Penso che sia stata una bella vittoria per me, anche sul piano fisico. Sono stata solida e coraggiosa allo stesso tempo. Ho messo in atto il mio piano di gioco. A volte ho sono rimasta solida, in altre situazioni ho preso qualche rischio. Appena arrivava una palla più corta ho fatto un passo in avanti, spingendo duro con il dritto. Direi che ha funzionato piuttosto bene”. La Mladenovic si è presentata a Indian Wells al termine di un mese che ne ha svoltato la carriera. Si è aggiudicata il suo primo titolo WTA a San Pietroburgo, poi è arrivata in finale anche ad Acapulco. In mezzo, un bel successo contro Karolina Pliskova a Dubai. Paradossalmente, la separazione dalla compagna di doppio Caroline Garcia (probabilmente a causa delle vicende in Fed Cup) le ha consentito di concentrarsi sul singolare. Da parte sua, la Halep sta vivendo un pessimo momento di forma. C'è l'infortunio al ginocchio, ok, ma secondo alcuni il suo tennis non vale quel numero 2 conquistato qualche anno fa. Contro la Mladenovic è parsa spesso arrugginita.
KERBER RESTA A GALLA
“In base a quanto mi sono allenata prima del torneo, sono felice di essere arrivata al terzo turno – ha detto la Halep, con un pizzico di ironia – Kiki sta giocando bene ed è in fiducia, ma io ho sbagliato molto. Dopo il primo set, le gambe sono andate per conto loro. In generale, non ho ancora ritrovato la condizione atletica. Devo lavorare ancora, ma non ne voglio fare un dramma”. Prima della partita, la Halep era già dolorante. Alla vigilia si era allenata appena un'ora e aveva patito il caldo della California. “Avevo piedi in fiamme e i muscoli mi hanno abbandonato”. Va detto che la rumena ha perso un mucchio di occasioni: ha avuto la bellezza di 22 palle break, trasformandone soltanto tre. Sul 6-3 5-2, la Mladenovic ha commesso qualche pasticcio al servizio ma ha soltanto ritardato l'inevitabile. Per acciuffare i quarti, adesso dovrà battere la piccola Lauren Davis, brava a superare Julia Goerges. Il tabellone femminile fa registrare l'ennesimo capitombolo di Agnieszka Radwanska, battuta in due set da Shuai Peng. Il ritorno al telaio Babolat, per ora, non sortisce gli effetti sperati. Se l'è cavata Angelique Kerber, che ha patito le pene dell'inferno per battere Pauline Parmentier all'ora di pranzo. Ha rischiato grosso, la futura numero 1 WTA, ma si è imposta col punteggio di 7-5 3-6 7-5. La tedesca è soddisfatta della qualità dei suoi allenamenti in questo periodo e adesso si giocherà l'accesso ai quarti contro Elena Vesnina (vincitrice in tre set sulla Babos).