Anche la Francia perde le sue “Chichi”: Kristina Mladenovic e Caroline Garcia, campionesse nel 2016 al Roland Garros, non giocheranno più il doppio insieme. La motivazione ufficiale è il desiderio della seconda di concentrarsi sul singolare, ma l’impressione è che le parole della Mladenovic in Fed Cup abbiano creato uno strappo impossibile da ricucire.Kristina Mladenovic e Caroline Garcia non giocheranno più il doppio insieme. La coppia capace di far sognare i francesi, che da 90 anni aspettavano un doppio di casa in grado di vincere il Roland Garros, si separa a stagione in corso, con tante ombre. A dare la notizia è stata la Mladenovic, all’indomani della sconfitta in finale al WTA di Acapulco. “Dopo il torneo di Dubai – ha scritto la francese sui social – Caroline Garcia mi ha informato del desiderio di mettere fine alla nostra partnership per concentrarsi sulla sua carriera di singolarista. Insieme abbiamo ottenuto un sacco di successi e conserverò grandi ricordi. Voglio ringraziare lei e il suo team per il grande lavoro fatto insieme. Da parte mia, proseguirò la carriera da doppista anche in futuro, e annuncerò presto il nome della mia nuova compagna”. La motivazione ufficiale è anche credibile, visto che la stessa Garcia aveva deciso di rinunciare agli impegni con la nazionale per lo stesso motivo, ma l’impressione è che l’addio sia dovuto alle parole della Mladenovic dopo la sconfitta in Fed Cup contro la Svizzera, quando durante una conferenza stampa fiume – in cui accusò non le mandò a dire nemmeno a Timea Bacsinszky, una delle avversarie – disse di “preferire il dover condividere una sconfitta con persone vere, attaccate alla maglia e senza egoismo, piuttosto che festeggiare una vittoria con un team diverso”.
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Una bomba a mano chiaramente rivolta alla Garcia, la cui assenza ha condannato le francesi alla sconfitta, e ritrattata dalla Mladenovic soltanto una decina di giorni dopo a Dubai. La 23enne di Saint Pol sul Mer ha spiegato di non aver mai nominato la Garcia, ma di riferirsi alla giovane Oceane Dodin, rea di non essersi impegnata a dovere quando è stata aggregata al team in qualità di sparring, a differenza di una Amandine Hesse (portata da Noah a Ginevra come quarta giocatrice) che invece ha dato l’anima. Una spiegazione che fa acqua da tutte le parti, tanto che la nave Garcia-Mladenovic – capace anche di una finale allo Us Open – ha provato a resistere, forse in nome dei lauti guadagni che ha garantito a entrambe, ma è affondata dopo un solo torneo. Per la Mladenovic, tuttavia, dovrebbe essere un problema relativo: è vero che uno Slam l’ha vinto con la Garcia, ma è già da anni una delle migliori doppiste del Tour, capace di vincere titoli di spessore anche prima dell’arrivo al suo fianco della connazionale.