La polizia di San Diego ha fermato Nikolaos Philippoussis, padre di Mark. Si sarebbe reso protagonista di atti “violenti e lascivi” nei confronti di due minori, peraltro allievi della sua scuola tennis a San Diego, California. Secondo una TV locale, si sarebbe anche spinto oltre.

“Molestie su minori a sfondo sessuale”. Tanto basta per restare sconvolti dalle accuse che hanno portato all'arresto di Nikolaos “Nick” Philippoussis, padre dell'ex campione australiano, finalista in due prove del Grande Slam (Us Open 1998 e Wimbledon 2003, primo trionfo Slam di Federer). La notizia giunge da un comunicato diffuso dalla polizia di San Diego, per mano del tenente Greg Rylaarsdam. Si informa che Philippoussis è stato arrestato direttamente nella sua abitazione, nel sobborgo di Mira Mesa. A occuparsi di lui, gli investigatori di una sezione che si occupa in via specifica degli abusi sui bambini, “Child Abuse Unit”. Secondo le prove raccolte, sarebbe stato più volte protagonista di atti “violenti e lascivi" nei confronti di due minori. 68 anni, Philippoussis Sr. Lavora come maestro di tennis presso la Contea di San Diego Nord e sembra che le presunte vittime siano suoi allievi. Le indagini sono ancora in corso, e pare che la polizia stia cercando di rintracciare ulteriori vittime. Il canale televisivo CBS8 è entrato ancora più nello specifico: già portato nel principale carcere di San Diego, avrebbe molestato sessualmente un minore di 14 anni e avuto rapporti sessuali con una persona di 10 anni, o forse meno. Reati atroci, ma purtroppo non così inusuali nel mondo del tennis. Capita spesso che tra maestri e allievi si crei un rapporto quasi morboso, in grado di sfociare in qualcosa di ben più grave.

TRISTI PRECEDENTI
Tutti conoscono il caso di Regis de Camaret, l'ex coach di Nathalie Tauziat, incastrato dalle accuse di Isabelle Demongeot, oppure il processo a carico di Bob Hewitt, protagonista di una serie di abusi e molestie tra la fine degli anni 70 e i primi anni 90. Condannato a 6 anni di reclusione da un tribunale sudafricano, è stato espulso anche dalla Hall of Fame di Newport. Anche l'Italia ha avuto i suoi problemi: una decina d'anni fa ci fu il caso dell'ex davisman Massimo Bertolini, mentre un altro tecnico (Vincenzo Minutolo) fu accusato di gravi molestie da alcune aspiranti professioniste. Il caso di Nick Philippoussis si inserisce a pieno titolo in questa galleria degli orrori. E pensare che aveva sempre avuto una buona reputazione, sin da quando allenava il figlio. “Grazie per il tuo sostegno, la tua guida ed essere sempre stato al mio fianco, a prescindere dai problemi” aveva scritto Mark Philippoussis su Instagram, lo scorso settembre. A dire il vero, i due interruppero il rapporto professionale nel 2006, poco prima che Philippoussis si ritirasse per i cronici problemi al ginocchio. Qualcuno scrisse che l'interferenza del padre nella sua carriera fosse eccessiva, se non “sbagliata”. Lui se la prese moltissimo: “Mio padre c'è sempre stato, sin dall'inizio. Senza di lui non sarei dove sono. Semplicemente, ho bisogno di passare un po' di tempo da solo – disse – è frustrante leggere certe cose perché io sono un atleta. Se volete scrivere sul mio tennis, va benissimo. Ma non mi piace dover leggere cose sulla mia vita personale e sulla mia famiglia”. Naturalmente, l'unica certezza riguarda l'arresto. Sul merito delle accuse, molto probabilmente, sarà un processo a stabilirne la veridicità.