La federazione estone aveva speso una cifra importante per organizzare, ancora una volta, il Gruppo I della zona Europa-Africa di Fed Cup. Quattordici nazionali in un'unica sede, con due posti disponibili per accedere ai play-off del World Group II. Con due ottime giocatrici come Anett Kontaveit e Kaia Kanepi, l'Estonia era tra le più accreditate per acciuffare la promozione, insieme a Lettonia e Gran Bretagna. Il sorteggio le aveva collocate nel Pool B, lo stesso delle britanniche, dunque c'era grande attesa. Al momento delle convocazioni, tuttavia, la sorpresa: non c'era Kaia Kanepi, peraltro autrice di un ottimo Australian Open (ha perso al terzo turno per mano di Carla Suarez Navarro). Ufficialmente, Kaia aveva dato forfait per una non precisata “malattia”, ma poi la stampa estone ha rivelato la verità: non c'è stato l'accordo economico tra il clan Kanepi e la federazione. Le richieste della giocatrice, in effetti, erano molto alte: aveva chiesto 100.000 euro per partecipare, sotto forma di sponsorizzazione con l'azienda Tallink (compagnia di navigazione, il cui accordo con la federtennis prevede l'obbligo a giocare la Fed Cup per chi sottoscrive il contratto). La Kanepi avrebbe utilizzato il denaro per pagare i costi del coach, il serbo Dusan Vemic, ex doppista di buon livello che in passato è stato nel team di Novak Djokovic. “Sono molto deluso – ha detto il capitano del team estone, Marten Tamla – è normale chiedere denaro per giocare in Fed Cup, ogni giocatrice riceve un compenso. La Kanepi mi aveva detto che era disponibile a giocare, previo accordo economico. Ma non pensavo che avrebbe chiesto una cifra così astronomica”.
NIENTE PROMOZIONE
A condurre le trattative è stato Valdo Randpere, manager della giocatrice. Parlando con la TV locale, ha detto che Kaia in questi giorni si sta allenando ma non è a posto e avverte una sensazione di malessere. “Chiedere 100.000 euro per giocare in nazionale non è normale – prosegue Tamla – sembra quasi un messaggio indiretto per dire che non vuole giocare. Sinceramente, mi sembrano troppi anche 50.000. Domandando in giro, la cifra più alta che ho sentito sono i 30.000 euro che prenderanno Ostapenko e Sevastova. Voglio dire: se arrivi in semifinale in un WTA Premier prendi 39.000, se vinci una tappa International il premio è di 43.000$”. Pare che la federazione avesse offerto proprio 50.000 euro alla Kanepi, ma le due parti erano troppo distanti. In passato, la Kanepi aveva sottoscritto un accordo Tallink, ma lo scorso maggio non era stato rinnovato perché in quel momento era fuori dal tour (poi è rientrata alla grande) Capitan Tamla ha proseguito dicendo che Anett Kontaveit (n.1 del paese e dieci anni più giovane della Kanepi) è contrattualmente a posto, e ha tirato una frecciata alla Kanepi, ricordando che anche un paio d'anni fa aveva saltato la Fed Cup perché un contratto era saltato all'ultimo momento. Ovviamente, il progetto-promozione è sfumato: oltre alla Kontaveit, il paese non ha giocatrici di livello. Alla vittoria con il Portogallo è seguita la sconfitta contro la Gran Bretagna, dove anche la Kontaveit ha perso (6-7 6-4 6-2 contro Johanna Konta). Una grossa delusione per chi aveva “discusso a lungo” se mantenere la Fed Cup a Tallin. “Avevamo deciso di farlo perché contavamo su due ottime giocatrici”. Niente da fare. Sul campo, non ci sono state sorprese: gli spareggi per accedere ai Play-Off per il World Group II vedranno in scena Serbia-Lettonia e Gran Bretagna-Ungheria, con lettoni e britanniche decisamente favorite.