Sono passati 10 anni da quando Alize Cornet arrivava in finale al Foro Italico. Tutto faceva pensare che sarebbe diventata la prima top-10 nata negli anni 90, ma non è andata così. Oggi è una donna di 28 anni e, forse, non ha ottenuto quello che sperava. Però il successo al torneo WTA di Gstaad (sesto in carriera) ha un valore speciale perché profuma di risveglio dopo un incubo. Da gennaio a maggio, la francese ha giocato con il timore di essere squalificata, non per doping… ma per aver violato le norme antidoping. Semplicemente, aveva saltato tre controlli a sorpresa nell'arco di 12 mesi. Basta questo per essere ritenuti colpevoli. In sede processuale, tuttavia, ha dimostrato che il terzo “mancato controllo” ere responsabilità dell'addetta, ottenendo piena assoluzione. Ed è tornata a giocare con la dovuta serenità. Si è visto sulle Alpi svizzere, dove ha rispettato lo status di n.1 del tabellone e ha battuto in finale Mandy Minella col punteggio di 6-4 7-6. “È stata una partita molto equilibrata, ho avuto la sensazione che potesse andare in un modo o nell'altro – ha detto la Cornet – forse sono stata un po' più solida nei momenti cruciali. Volevo per davvero questo trofeo, ho dato tutto quello che avevo”. La finale è durata poco più di due ore e, in effetti, la francese ha mostrato una condizione atletica invidiabile, sublimazione di un settimana in cui non ha perso un set. Non vinceva un titolo ATP da due anni e mezzo (l'ultimo a Hobart, nel gennaio 2016). “In questo periodo ho vissuto momenti difficili, specialmente l'ultimo anno è stato molto complicato. Per questo, vincere il torneo qui a Gstaad significa il mondo, per me – ha proseguito Alize – ho avuto una settimana fantastica, è stato tutto perfetto, mi sentivo bene in campo e ho rispettato lo stato di numero 1 del draw. È una grande soddisfazione”. C'è stata partita: la lussemburghese ha cancellato due matchpoint sul 6-5 nel secondo set e, a sua volta, ha avuto due chance per portare il match al terzo. Tuttavia, la Cornet si è aggiudicata gli ultimi quattro punti e ha chiuso il match in tempo per andare a pranzo. A Gstaad, infatti, la finale si gioca all'insolito orario delle 11.30 del mattino.
Alize è stata molto incisiva in risposta: in particolare, ha raccolto quasi il 50% dei punti sulla prima di servizio altrui. Le buone sensazioni raccolte in queste settimane, tuttavia, hanno consentito alla Minella di cancellare 15 palle break su 20. “È stata una partita intensa sul piano fisico, sono sorpresa da quanto sia forte la Minella dopo aver messo al mondo una bambina – ha detto la Cornet – è tornata nel tour con un'efficacia incredibile, è pronta. A volte negli scambi era più incisiva di me e sono rimasta sorpresa, perché è uno dei miei punti di forza. Sono lieta di aver chiuso in due set”. Nel primo set, era stata proprio la Minella a prendere un break di vantaggio (2-1, sigillato da un bel dritto). Per la Cornet è stato fondamentale trovare l'immediato 2-2 in un game maratona, risolto soltanto alla sesta palla break. Stessa storia nel sesto game: la francese ha avuto bisogno di altre sei palle break per portarsi sul 4-2, ma l'incisività del gioco della Minella le ha consentito di riportarsi sul 4-4. La Cornet non si è disunita, ha alzato ulteriormente il suo livello e ha chiuso il set con una bella smorzata. Anche nel secondo, Mandy ha fatto gara di testa: è scappata sul 2-0, si è fatta riprendere, poi ha nuovamente brekkato l'avversaria per salire 4-3 e ha tenuto un combattuto game di servizio per salire 5-3. Tuttavia, al momento di servire per il set, ha ceduto il game a 15 con un brutto errore di rovescio. A quel punto il set è entrato in bagarre: la Cornet ha sciupato due matchpoint sul 6-5 e il set si è protratto al tie-break. La prima ad arrivare a 6 era proprio la Minella, ma nel momento del bisogno la Cornet ha annullato i due setpoint con due belle giocate: una gran risposta di rovescio e un altro rovescio vincente, di puro istinto. Forse scoraggiata, la lussemburghese ha sbagliato due dritti negli ultimi due punti, consentendo alla Cornet di lasciarsi andare sulla terra battuta che, da domani, ospiterà un torneo ATP. Alize non è più la “Moi Lolita” del tennis, soprannome che le avevano affibbiato a inizio carriera, alludendo alla hit musicale della sua omonima. Tuttavia, a distanza di anni, si può dire che non le sia andata troppo male.
WTA GSTAAD – Finale
Alize Cornet (FRA) b. Mandy Minella (LUX) 6-4 7-6