Quella foto pubblicata su Twitter, ultimo aggiornamento prima dell'annuncio di oggi, è il simbolo della decisione di Agnieszka Radwanska. Ad appena 29 anni, la polacca annuncia il ritiro. L'immagine la ritraeva a passeggio, in un parco di Sopot, in una strada disseminata di foglie bruciate dall'autunno. Era come se stesse salutando il mondo del tennis. Dodici giorni dopo, l'annuncio ufficiale. “Vorrei condividere una delle più importanti decisioni della mia vita – ha scritto – oggi, dopo 13 anni, ho deciso di terminare la mia carriera. Non è stata una scelta facile, sono grata per quello che ho vissuto e ho tanti splendidi ricordi, tra cui 20 titoli WTA, il successo alle WTA Finals, la finale a Wimbledon e tanti altri ancora. Purtroppo non sono più in grado di allenarmi e giocare nel modo in cui ero abituata. Il mio fisico non è più in grado di reggere le mie aspettative. Prendendo in considerazione la mia salute e le esigenze sempre più pesanti del tennis professionistico, devo accettare il fatto di non essere in grado di spingere il mio corpo ai limiti richiesti”. A metterla KO è stato un problema al piede sinistro, non trattabile chirurgicamente, che l'ha obbligata a un 2018 a intermittenza, in cui è franata al numero 75 WTA, con poche luci (la semifinale a Eastbourne e la vittoria sulla Halep a Miami) e troppe ombre. Ha giocato il suo ultimo torneo a Seul, perdendo contro Irina Camelia Begu. Finale un po' triste per la prima polacca a raggiungere una finale Slam nell'Era Open, nonché la prima a vincere il Masters.
FISICO LEGGERO E COLPI SPETTACOLARI
Dotata di un fisico leggero e una notevole sensibilità di braccio, ha fronteggiato per anni giocatrici più forti di lei sul piano atletico, offrendo decine e decine di punti spettacolari. Quasi sempre, l'hot shot di giornata era il suo. Il pubblico l'ha sempre apprezzata, votandola come propria favorita per ben sei anni consecutivi. “Dico addio al circuito, ma non sto lasciando il tennis – ha proseguito – il tennis è sempre stato speciale nella mia vita, ma adesso è tempo per nuove sfide e nuove idee, spero esaltanti come quelle che ho avuto sul campo. Durante la mia carriera ho sempre fatto del mio meglio per rappresentare il mio paese. Spero che i miei match siano stati fonte di gioia per voi (…). Grazie per ogni notte insonne passata davanti alla TV e per tutti i Fan Favorite Awards, il più bel riconoscimento per il mio duro lavoro”. Nel 2012, anno in cui è arrivata in finale a Wimbledon, è salita al numero 2 del mondo. Ha colto anche due semifinali all'Australian Open, i quarti al Roland Garros e diversi ottavi allo Us Open. Il suo titolo più importante, maturato un po' a sorpresa, risale al 2015. Battendo in finale Petra Kvitova, vinse le WTA Finals. Il grosso problema di “Aga” è sempre stata una cilindrata troppo bassa per il tennis attuale. Difficilmente poteva andare oltre la quarta marcia: un bel limite, specie contro avversarie capaci di ingranare la sesta. Nonostante tutto, ha chiuso ben otto stagioni tra le top-10 WTA tra il 2008 e il 2016. Ha fallito l'obiettivo soltanto nel 2010, quando terminò comunque in 14esima posizione.
ULTIMI ANNI DIFFICILI
Le cose sono cambiate lo scorso anno, con un paio di episodi che l'hanno allontanata dal vertice. Intanto, qualche problema con l'attrezzatura: nel 2017 passò a Srixon dopo aver utilizzato per anni Babolat. Raccolse appena un paio di vittorie e tornò precipitosamente a utilizzare la racchetta francese. La scorsa estate, poi, si è sposata con il fidanzato di lungo corso David Celt (che è stato anche il suo sparring partner). Il matrimonio è una tappa molto importante nella vita di una donna: alcune colleghe sono ripartite forte anche con l'anello al dito, ma per la Radwanska non è stato così. E pensare che lo scorso inverno aveva provato a stravolgere le sue abitudini, andando a effettuare la preparazione a Dubai. Si dedicò per un paio di settimane alla preparazione atletica, lasciando la racchetta in borsa. “Non credo proprio che la prossima stagione andrà peggio di questa” aveva sussurrato sulla spiaggia di Dubai, quando era numero 28 WTA. Il fisico non l'ha assecondata, il campo l'ha bocciata e così ha scelto di appendere la racchetta al chiodo. Chi cura i filmati per il canale Youtube della WTA sarà disperato: al momento di scegliere il colpo più spettacolare del giorno, bastava dare un'occhiata a un match della Radwanska. Adesso sarà più dura.