Il maiorchino e la presenza a Parigi: “Se potremo giocare in condizioni ottimali e in completa sicurezza, io ci sarò”. Ma Rafa non vede il futuro dal punto di vista professionale.
Rafael Nadal mette delle clausole sulla sua partecipazione al Roland Garros. Sempre attento e in costante monitoraggio sulle nuove disposizioni, il maiorchino è intervenuto a Stade 2 per esprimere la propria opinione riguardo al proseguo della stagione. Senza dubbio l’ottimismo di Rafa è aumentato solamente rispetto ad un mese fa: “Speriamo di ritornare in campo quest’anno, ma non credo si giocheranno gli Us Open e il Roland Garros”, affermava quando la situazione era ben più grave di quella attuale. Impossibile mettere in discussione i passi in avanti di queste settimane, dalla ripresa sportiva alla situazione prettamente legata al virus negli ospedali. Nonostante ciò, Nadal “non vede il futuro da un punto di vista professionale, ma piuttosto da un punto di vista medico e sanitario”. Sono dodici i titoli dell’iberico nello Slam transalpino, la sua presenza a meno di spiacevoli peggioramenti sembra confermata: “Se potremo giocare in condizioni ottimali e in completa sicurezza, se tutti potranno partecipare, io sarò lì. Oggi bisogna prendere precauzioni con decisioni adeguate per garantire la salute di tutti nel tennis”.
Sulla condizione atletica ci dovrebbero essere meno problemi. Nadal infatti da settimane è costantemente al lavoro, ma senza strafare: “Mi sento bene – prosegue -. Come tutti non sono potuto uscire per due mesi. Fortunatamente, ho ricevuto delle macchine per allenarmi a casa e mantenermi in forma. A poco a poco, ho ripreso ad allenarmi un paio di giorni alla settimana, non sette su sette: è stato un recupero graduale, molto lento, con grande cura e attenzione. L’obiettivo è essere pronti per il giorno in cui giocheremo di nuovo a tennis, ma questo non lo sappiamo ancora”.