Nel 2018 occuparono i locali della banca svizzera, dopo il proscioglimento in prima istanza è arrivata la condanna del Tribunale cantonale vodese

Sono stati condannati i dodici attivisti che il 22 novembre del 2018 occuparono per oltre un’ora i locali di Credit Suisse travestiti da tennisti. Il riferimento era legato a Roger Federer, utilizzato dalla banca come immagine positiva nonostante una politica di “finanziamenti dannosi per l’ambiente”. Ne conseguì una campagna social a suon di hasthag #RogerWakeUp appoggiata anche da Greta Thunberg e qualche giorno fa gli ambientalisti si sono riuniti in sette diverse città svizzere per rilanciare l’appello al 20 volte campione Slam. Dopo la denuncia di Credit Suisse e una prima condanna arrivata nella primavera del 2019 agli attivisti per violazione di domicilio e resistenza agli ordini della polizia, a gennaio il giudice Philippe Colelough aveva giudicato l’azione “necessaria e proporzionata” vista l’emergenza climatica. La procura vodese contestò la decisione portandola alla corte d’appello e dal processo, iniziato martedì, è arrivata per i dodici attivisti la condanna a pene pecuniarie sospese condizionalmente e multe tra i 100 e 150 franchi.