Le parole di Matteo Berrettini al termine della partita vinta in tre set contro il sudafricano Kevin Anderson.

È iniziata col piede giusto l’avventura di Matteo Berrettini agli Australian Open 2021. Il numero uno d’Italia, nonostante qualche difficoltà riscontrata sul servizio di Kevin Anderson, è stato in grado di archiviare la pratica in tre set senza allungare più di tanto la partita. L’azzurro, che ha salvato in totale 8 set point nel primo parziale, ha chiuso il match in crescendo lasciando le briciole in risposta al gigante sudafricano.

Al termine della gara, il tennista romano si è mostrato visibilmente soddisfatto per la propria prestazione ed è rimasto favorevolmente stupito dal sostegno del pubblico australiano. “Ho sentito tanti applausi anche se non mi spiego bene perché. L’affetto della gente sugli spalti mi è mancato tantissimo”. Berrettini si è soffermato anche sulle difficoltà in risposta. “Credo di non aver visto la palla per lunghi tratti. Ho perso il conto degli ace che mi ha fatto – ammette il romano -. È stato un match difficile, ma ne ero consapevole. Anderson è un gran giocatore con un servizio potente”.

Sulla rocambolesca dinamica del set point giunto nel secondo set, Matteo è stato come suo solito molto lucido ed obiettivo. “Lui era pronto sotto rete per giocare una volée bassa e il nastro ha fatto impennare la palla. Non ho un rovescio così preciso da colpire il nastro volontariamente sul set point. Le scuse rivolte ad Anderson? Beh, dovreste chiederlo a mia madre. È lei che mi ha insegnato l’educazione. Quando vinci un punto in questo modo è normale scusarsi” ha concluso il tennista azzurro.

Matteo Berrettini affronterà al secondo turno il giovane ceco Tomas Machac, attualmente numero 199 del ranking ATP.