Hanno dai 14 ai 19 anni e si sono tutte fatte notare per record di precocità in vittorie Itf e Wta. I nomi, più o meno noti, di chi vale la pena tenere d’occhio in questo inizio di stagione
Si è fatto un gran discutere negli ultimi giorni di Ksenia Efremova, francese nata a Mosca, classe 2009, vincitrice due domeniche fa del titolo Itf a Monastir, la più giovane degli ultimi 20 anni a conquistare un torneo “vero”. Sul cemento tunisino ha vinto senza perdere un set tutti e sette i match disputati (partendo dalle qualificazioni), e così, a 14 anni, 8 mesi e 3 giorni, si è inserita al quinto posto nella classifica di precocità femminile (a livello Itf) guidata dalla Karatantcheva – la tennista bulgara che per 5 anni ha difeso i colori del Kazakistan e che gioca ancora – trionfatrice nel 2003 con sette mesi… di anticipo. Ksenia si allena all’accademia Mouratoglou e dalla fine del 2019 vive in Francia, dove ha ricevuto nel giugno scorso la nuova cittadinanza. Quello di Monastir era appena il suo terzo torneo tra i “grandi”, il sito dell’Itf non ha ancora una sua fotografia, ma della piccola Efremova sentiremo sicuramente ancora parlare.
Ma chi sono le altre ragazze terribili che allieteranno nel 2024 gli appassionati di tennis femminile? Tra le Under 19 non si può non partire dal talento puro di Mirra Andreeva, 16 anni e 6 mesi. A fine 2022 era la 405ª giocatrice del mondo, con i quarti di finale raggiunti a Brisbane si è issata al 47º posto del ranking, grazie a un 2023 impreziosito dagli ottavi di finale di Wimbledon e dal terzo turno del Roland Garros (partendo sempre dalle qualificazioni), senza parlare delle quattro vittorie ottenute sulle Top 20. Anche Mirra si allena in Francia, a Cannes, con Jean-René Lisnard, ed è già riconosciuta come una piccola star. Premiata dalla Wta come “Newcomer” dell’anno, è stata scelta come interprete femminile del “Kooyong Classic” di Melbourne, dopo essere stata protagonista – un mese fa – di una strampalata “sfida dei sessi” contro Yanis Ghazouani Durand, sceso in campo nell’esibizione del Negometal Open per sostituire l’ucraina Kostyuk, che di sfidare una russa non ne ha proprio voluto sapere. Sarà interessante vederla ora all’opera nell’Open d’Australia, dove un anno fa perse la finale junior contro un’altra grande promessa russa, Alina Korneeva. Quest’ultima, di un mese più giovane, si allena all’accademia di Nadal ed ha appena chiuso il 2023 al primo posto delle classifiche junior, vincendo dopo Melbourne anche lo Slam di Parigi, una doppietta che mancava da 33 anni.
Mirra Andreeva ha una sorella, la diciannovenne Erika (119 del ranking) come sorelle sono le arrembanti praghesi Fruhvirtova. Linda – 19 anni e 6 mesi – è già nelle Top 100, al numero 85, ma è stata anche 49ª e due anni fa ha vinto in India, a Chennai, il suo primo torneo Wta. Promette ancora di più Brenda, nata il 2 aprile del 2007, numero 110 della classifica. Nel 2020 battè Siniakova – allora 54ª nel mondo – in un’esibizione organizzata durante la pandemia, nel 2021 ha vinto il suo primo incontro wta, negli ultimi due anni ha conquistato 15 tornei Itf, alla sua età non ci era riuscita nessuna. Si allena anche lei alla Mouratoglou Academy.
Restando in Repubblica Ceca, non si può ignorare il talento mancino di Sara Bejlek, 18 anni il 31 di questo mese, che nel 2023 ha conquistato le qualificazioni all’Open d’Australia e ha poi vinto tre tornei sulla terra battuta, tra cui il suo primo Wta 125, e nemmeno la potenza di Lucie Havlickova (13 marzo 2005, 260ª del ranking, 1,78 di altezza) campionessa junior a Parigi nel 2022, che però non gioca da settembre. A livello di diciottenni, si attendono grandi cose anche dalla svizzera Celine Naef (137ª del ranking, svezzata da Melanie Molitor, mamma di Martina Hingis, già una vittoria su Venus Williams), la tedesca Ella Seidel (172ª), la croata Petra Marcinko (174ª) e soprattutto Alexandra Eala (187ª, vincitrice agli Us Open junior del 2022, si allena all’accademia di Nadal) che sta facendo sognare le Filippine.
Chiudiamo con altre tre ragazzine terribili: gli Stati Uniti puntano sull’italo americana Tyra Grant, classe 2008, nata a Vigevano dall’unione tra un ex professionista di basket (Tyrone Grant) e una modella di origini siciliane, Cinzia Giovinco. Tyra ha lavorato per un po’ a Bordighera da Piatti prima di trasferirsi a Orlando e scegliere ahinoi di rappresentare gli Stati Uniti, sotto la cui bandiera ha appena vinto la King Cup in coppia con Iva Jovic, 16 anni compiuti il 6 dicembre. A Londra invece sospirano per Hanna Klugman, che è addirittura del 2009, ha vinto l’ultimo Orange Bowl per Under 18 e a ottobre, nel torneo Itf da 100.000 dollari di Shrewsbury, è diventata la più giovane di sempre a qualificarsi per un torneo di quella portata, battendo il record che apparteneva ad una certa Coco Gauff. E come biglietto da visita per il suo futuro tennistico, non ci sembra davvero poco.