La russa si aggiudica a Pattaya il 10° titolo della sua carriera. Battuta l’eterna Tanasugarn con un doppio 6-4 che però si consola in doppio con la Erakovic…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Con il secondo titolo consecutivo a Pattaya City, Vera Zvonareva va in doppia cifra per quanto riguarda i tornei vinti in carriera. Quello conquistato in Tailandia è stato, infatti, il 10° titolo per l’ex piagnucolona del circuito Wta, che in finale si è vendicata della vecchia indomabile Tamarine Tanasugarn, in finale a Pattay 14 anni dopo la sconfitta subita nell’ultimo atto da parte della Dragomir. Vera e “Tamarindo” si erano affrontate solo una volta, 2 anni fa a Wimbledon, e a spuntarla era stata la padrona di casa che in quel torneo si issò addirittura fino ai quarti di finale.

 

Entrambe le finaliste si erano liberate in semifinale di 2 giocatrici kazake, ma solo per il passaporto. Se la Tanasugarn aveva dominato(62 60) la Karatantcheva (nata e cresciuta in Bulgaria), molto più difficoltoso si era rivelato il match della Zvonareva contro la ex connazionale Shvedova, vinto 63 al terzo. L’ex Top10 russa non è sembrata in finale risentire dello sforzo del giorno prima: 6-4 6-4 il punteggio con cui ha sconfitto la giocatrice di casa per un successo che le consente di equilibrare maggiormente il bilancio nelle finali Wta che adesso ammonta a 10 vittorie e 11 sconfitte. Dalla sconfitta in finale a Doha 2008, per mano di Venus Williams, la russa ha vinto le ultime 3 finali disputate (2 volte a Pattaya e una a Indian Wells). Per Vera si tratta del secondo back to back dopo quello realizzato a Memphis tra il 2004 e il 2005.

 

L’eterna Tanasugarn incassa la settima sconfitta in finale della sua carriera, che però le consente di salire in classifica dalla posizione 87 alla 74. Per la “Thai” inoltre, la consolazione di essersi riconfermata nel torneo di doppio dove, con la neozelandese Marina Erakovic, ha sconfitto in finale Anna Chakvetadze e Ksenia Pervak. Per Tamarine si tratta del settimo titolo in doppio

 

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