Zverev può già raccontare di aver battuto Novak Djokovic e Roger Federer in finale in un Masters 1000, rispettivamente a Roma e Montreal. Però il suo curriculum vitae ha ancora un buco, di quelli importanti: non ha ancora superato il quarto turno in uno Slam. Pecca grave, da colmare al più presto. Per centrare l'obiettivo non dovrà battere il fratello maggiore, potenziale avversario al terzo turno: Mischa si è ritirato dopo un set e mezzo contro Hyeon Chung, appena uscito dal calderone Next Gen, in cui Sascha è ancora coinvolto. Fabbiano è uscito dal campo a testa alta: per il pugliese era la settima apparizione nel main draw di uno Slam, realtà che sta imparando a frequentare con regolarità adesso, a 28 anni, a maturità raggiunta. Gli allenamenti con Roger Federer lo hanno riempito di fiducia, ma l'impatto con la Rod Laver Arena non è stato semplice: 6-1 facile facile, col rischio di incassare una sconfitta dura, forse ingiusta. Niente di tutto questo: indossando orgogliosamente una fascia con un piccolo tricolore, come faceva Andrea Gaudenzi, ha colmato con l'intelligenza un gap di 25 centimetri (1.98 contro 1.73), tanto da prendere un break di vantaggio nel secondo set. È andato a servire sul 5-3, ma un pizzico di emozione e i colpi ritrovati di Zverev gli hanno impedito di fare pari e patta. Una volta perso il tie-break, si pensava che potesse arrendersi. Giammai. Una volta imparato a stare sul campo più importante, non te ne vuoi più andare. Break di vantaggio nel terzo set e altra chance di servire per il set. Ma anche stavolta Zverev ha alzato i giri del motore, si è preso gli ultimi tre game e ha chiuso la pratica. "Ho trovato la giusta energia e sono stato più bravo in risposta – ha detto Zverev – sono contento di aver chiuso in tre set. Ovviamente ero un po' arrugginito, ma era il mio primo match e comunque mi sono allenato bene nei giorni scorsi. Spero di fare meglio nelle prossime partite".
AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Primo Turno
Alexander Zverev (GER) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-1 7-6 7-5
