Tutto facile per Dominic Thiem: le fatiche dei giorni scorsi, unite a un piccolo infortunio, hanno ridotto Sascha Zverev a una comparsa. L'austriaco ne raccoglie i cocci e si impone in tre set, centrando la terza semifinale consecutiva a Parigi. “Ma adesso è giunto il momento di fare qualcosa in più”.

Doveva essere il quarto di finale più interessante, quello tra due giocatori che paiono destinati a essere assoluti protagonisti negli anni a venire. Giocatori completamente diversi, ma accomunati da un talento fuori dal comune. Doveva essere, ma non la è stata. E lo si è capito sin dalle prime battute. Sono bastate meno di due ore a Dominic Thiem per cogliere la sua terza semifinale consecutiva a Parigi. Poco meno di due ore in un incontro in cui statistiche e percentuali hanno davvero poco significato. Alexander Zverev, al suo primo quarto di finale in uno Slam, appare sin da subito affaticato. Non c'è dubbio che il tedesco abbia pagato la gran fatica dei match precedenti, quando era stato costretto per tre volte al quinto set. E alla fatica si aggiunge anche una contrattura, alla coscia sinistra, che lo costringe all’impossibilità di mettere in piedi una parvenza di partita. Partita che ha avuto un senso solo per i primi sette game. Ceduto il servizio, il tedesco, è riuscito a racimolare altri soli 4 game (velleitari la richiesta del trainer, poi sfociato in un medical time out) fino all’abbraccio fraterno, dopo che Thiem aveva sigillato il 6-4 6-2 6-1 finale. Un abbraccio che Sasha ha cercato stoicamente di rimandare il più possibile.

DOMINIC VUOLE FARE UN PASSO IN PIÙ
L’ultimo game dell’incontro, 18 punti in totale, con due matchpoint annullati prima di ammainarsi al terzo, rappresenta la fotografia dell’abnegazione e del cuore di questo giovanissimo gigante. Pare quasi imbarazzato, Thiem, quando a fine partita deve rispondere a Marion Bartoli. Che gli chiede com’è stato giocare contro un giocatore chiaramente menomato da un infortunio. "Mi auguro che avremo molte altre sfide e che entrambi saremo in salute". All’austriaco, questa terza semifinale non basta. E non può bastare. E le sue parole, dettate sempre dalla sua grande umiltà, paiono chiare: “È la mia terza semifinale, ma è il momento di fare qualcosa di più". E Dominic Thiem, per come ha giocato fin’ora, è di certo in grado di fare e ottenere qualcosa di più. Zverev, cui sguardo rassegnato e affranto ha lasciato trasparire l’animo che si nasconde dietro un’apparente freddezza, ha giocato un torneo comunque positivo. Ha vinto incontri che moltissimi altri avrebbero perso. Deve solo imparare a inserire il pilota automatico negli incontri tre set su cinque. Superato lo scoglio degli ottavi, adesso può alzare l'asticella. Se il fisico lo lascerà in pace, potrà tentarci già a Wimbledon.

ROLAND GARROS UOMINI, Quarti di Finale
Dominic Thiem (AUT) b. Alexander Zverev (GER) 6-4 6-2 6-1