Sam Querrey è il nuovo numero 1 americano. Il gigante californiano ha approfittato del capitombolo di John Isner. “Non mi sento diverso”. Gli States rischiano di restare senza top 20. 
Sam Querrey è stato l’ultimo a battere Djokovic. Ci riprova stanotte
 
Di Gianluca Roveda – 14 marzo 2013

 
Nel giorno in cui la Chiesa ha trovato il nuovo Papa, il tennis americano ha un nuovo numero 1. Era una questione di tempo: dopo che John Isner aveva perso subito a Indian Wells, a Sam Querrey sarebbe bastato arrivare negli ottavi per firmare il sorpasso. Dopo una sofferenza inenarrabile, ha battuto Marinko Matosevic e si è preso uno scettro che è stato di Arthur Ashe, Jimmy Connors, John McEnroe, Pete Sampras, Andre Agassi ed Andy Roddick. A parte la gioia del gigante di San Francisco, c’è il rischio che gli Stati Uniti restino senza un solo top 20. Lo scorso anno aveva fatto scalpore l’assenza di un top 10, oggi fanno ancora peggio. Per entrare tra i primi 20, Querrey dovrà battere Novak Djokovic nel match di stanotte. Curiosamente, è stato l’ultimo a batterlo, al Masters 1000 di Parigi Bercy. La carriera di Querrey è stata spezzata in due da un banale incidente in cui si è infortunato al gomito mentre si allacciava le scarpe. Nell’autunno 2011 si è sottoposto a un intervento chirurgico ed è tornato qualche mese dopo, senza clamore né ambizioni. Non ha ottenuto chissà quali risultati, ma ha ritrovato i livelli pre-infortunio. Lo scorso anno ha vinto il torneo ATP di Los Angeles, ha raggiunto le semifinali a Washington e i quarti a Bercy. Risultati da ottimo professionista, ma dal numero 1 americano ci si aspetterebbe ben altro. Negli ultimi quattro Slam, non ha mai raggiunto la seconda settimana. Per sua stessa ammissione, preferirebbe vincere il torneo di Indian Wells o raggiungere le semifinali di uno Slam.
 
“Essere il numero 1 americano significa molto. E’ un sensazione fantastica. Sento di aver lavorato duro per ottenere questo obiettivo. Negli ultimi anni, tutti hanno avuto la loro chance: Roddick, Blake, Fish e Isner. Adesso è il mio turno, ma questi ragazzi mi stanno sempre alle calcagna e continueremo a spingerci l’uno con l’altro. So che anche loro vogliono ottenere questo risultato. Spero che si creai una sana competizione”. Al di là della soddisfazione, Querrey è consapevole che ciò che conta è il ranking ATP. “Mi hanno fatto i complimenti, certo, ma credo che la cosa più importante sia la classifica mondiale. Non mi sento diverso, credo sia stato lo stesso anche per gli altri. Mentalmente non è stato un grande cambiamento”. Querrey sarà il 13esimo leader americano da quando è stato istituito il computer. Negli ultimi giorni, lo stato di salute del tennis americano è stato un vivo argomento di discussione. Mardy Fish ha detto che la situazione attuale rivaluta Andy Roddick, che ha portato avanti la carretta per un decennio. Il Kid del Nebraska ha chiuso l’anno tra i primi dieci per nove anni di fila.
 
Essere il numero 1 del proprio paese non è un semplice dato statistico. Insieme al titolo arrivano responsabilità e aspettative: Mardy Fish le conosce molto bene. “La pressione è più alta di quanto si possa pensare. La maggior parte dei numeri 1 americani sono stati top 10, quindi Sam sentirà una forte pressione. Non so come si senta adesso. Però ha una buona esperienza e ha vissuto tante situazioni”. Come detto, c’è il rischio che il paese resti senza un solo top 20. “E’ un po’ una vergogna, in effetti – ha concluso Fish – Querrey avrebbe preferito ottenere il riconoscimento con una classifica migliore, ma sono sicuro che prima o poi ce la farà”. Nel frattempo, Jim Courier ha fatto sapere di voler puntare proprio su Querrey (insieme a Isner e i gemelli Bryan) per il match di Coppa Davis contro la Serbia, in programma a Boise (nell’Idaho) dal 5 al 7 aprile. “Se tutti saranno in forma, conto di schierare la stessa squadra che ha battuto il Brasile” ha detto Courier. L’incontro si giocherà sul cemento indoor, ma non è ancora stata decisa l’esatta velocità del campo. La Serbia dovrebbe schierare Novak Djokovic, mentre di sicuro non ci sarà Janko Tipsarevic.