di Gabriele RivaIl
primo acuto dell’anno è di Mikahil Youzhny
di Gabriele Riva
Il
primo acuto dell’anno è di Mikahil Youzhny.
Certo, il 6-0 6-1 rifilato
a Rafael Nadal nella finale del torneo di Chennai, India, non
è
per nulla veritiero. E lo sa pure lui, l’onesto Soldatino russo che, pur
godendosi il primo successo nel circuito dopo quello del febbraio 2007
a Rotterdam, ha confessato: “so di non aver vinto contro Nadal oggi, lui
era semplicemente morto, anzi devo ringraziare Moya”. Eh già,
perché il
privilegio di tanto agio nel battere lo Spagnolo Terribile non è mai
toccato
a nessuno, Rafa non aveva mai perso con questi scarti in una carriera giovane
ma già da veterano nello stesso tempo. Chi si è gustato il match
di semifinale,
quel derby tra iberici e amiconi durato quattro ore (l’incontro su tre
set più lungo degli ultimi 15 anni) e tre tie-break ha subito capito che
chiunque avrebbe conquistato la finale non avrebbe fatto troppi game con
il russo. Quella che con tre mesi d’anticipo sulla passerella losangelina
si aggiudica l’Oscar come più bella partita d’inizio anno,
è finita con
Moya che mollava dritti come jeb sul musone di Rafa, e questi che incassava,
incassava, incassava tenendo alta la difesa e restando in piedi. Alla fine,
quando la carta d’identità è diventata un fattore e il Bel
Carlos serviva
solo con braccio e spalla perché le gambe non andavano giù, ecco
che Rafa
ci ha piazzato la zampata vincente. Finale e massacro con Youzhny, un affare
a metà.
“Non si può parlare della finale, ma del
torneo sì – ha detto il fresco vincitore del quarto titolo Atp – sono
partito
piano, poi turno dopo turno ho cominciato a carburare. E’ bello
cominciare
l’anno in questo modo, davvero bello”. Ironico e amaro
invece Rafa,
“L’anno scorso qui ho perso in semifinale, quest’anno in
finale, l’anno
prossimo dovrei vincere”, ha detto sghignazzando. Youzhny, con questo
successo, può vantare un invidiabile record nei confronti del numero 2
del mondo, un record che perfino sua Maestà Federer sognerebbe di avere:
ben quattro vittorie a fronte di sei sconfitte di fronte al Fenomeno di
Manacor (statistica che passa da negativa a positiva, 4-3, se si considerano
solo gli incontri sul duro).
GLI ALTRI TORNEI DELLA SETTIMANA
ADELAIDE, AUSTRALIA – ATP, NEXT GENERATION
CLUBS CHAMPIONSHIPS
Finale
Llodra b. Nieminen 6-3 6-4
DOHA, QATAR – ATP, QATAR OPEN
Finale
Murray b. Wawrinka 6-4 4-6 6-2
GOLD COAST, AUSTRALIA – WTA, MONDIAL
AUSTRALIAN WOMEN’S HARDCOURTS
Finale
Li b. Azarenka 4-6 6-3 6-4
AUCKLAND, NUOVA ZELANDA – WTA ZBC
Finale
Davenport b. Rezai 6-2 6-2
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