Dopo aver superato le qualificazioni, Camila Giorgi conquista il secondo turno a New Haven, battendo la rumena Ana Bogdan. L'azzurra passa senza particolari difficoltà e si salva dal duello contro la numero uno del mondo, che dà forfait per recuperare in vista dello Us Open. Buon per la Giorgi: sfiderà Belinda Bencic, in un tabellone diventato accessibile.Allo Us Open 2018, al via martedì con le qualificazioni, ci saranno la bellezza di 25 giocatori azzurri, che potrebbero diventare 26 se Anastasia Grymalska dovesse riuscire a entrare in extremis. Una cifra record che però non è garanzia di successo, a maggior ragione fra le ragazze, visto che il quintetto sicuramente in gara nelle “quali” non sembra ancora attrezzato per poter fare chissà quanta strada. Per questo, le speranze dell’Italia in gonnella saranno di nuovo riposte nella sola Camila Giorgi, che a Wimbledon ha mostrato di non sentire affatto il peso della responsabilità, e si presenterà a Flushing Meadows in condizioni incoraggianti. Lo dicono i tornei in avvicinamento: a Cincinnati si è arresa a una buonissima Madison Keys, dopo aver vinto due partite fra main draw e qualificazioni, mentre a New Haven di vittorie ne ha già conquistate tre, superando di nuovo le qualificazioni (con un successo di qualità su Sam Stosur) e guadagnandosi il secondo turno a spese dell’altra qualificata Ana Bogdan, sconfitta con un convincente 6-3 6-2. Troppo il divario fra l’azzurra e la 25enne rumena, che da juniores è stata n.2 del mondo ma fra le professioniste non ha mai saputo conquistare la top-50. Eppure l’ultima sfida fra le due, a gennaio a Shenzhen, aveva dato ragione a lei, mentre stavolta ha avuto davvero poche chance. È stata la prima a mettere il naso avanti, salendo 3-2 e servizio, ma la sua partita è praticamente finita poco dopo, quando ha mancato una chance del 4-2. Camila l’ha riagganciata, le ha preso le misure e poi è scappata via, riducendo gli errori e trovando ottime soluzioni col diritto come col rovescio, meritandosi i “brava” di papà Sergio seduto in tribuna in compagnia di Andrei Kozlov, già visto nel loro angolo in altre occasioni.
NIENTE HALEP: SFIDERÀ LA BENCIC
L’aspetto positivo del match della Giorgi è che una volta inserito il pilota automatico non è mai calata, indipendentemente da una prima di servizio che in un paio di game si è fatta vedere col contagocce. A frenarla non è bastato nemmeno un medical time out dell’avversaria sul 6-3 5-2, prima che l’azzurra servisse per il match. La Bogdan ha fermato il gioco per una manciata di minuti per farsi trattare dalla fisioterapista la caviglia sinistra già fasciata, ma Camila è stata glaciale. Al rientro in campo si è presa due match-point, e malgrado li abbia mancati entrambi se n’è guadagnata in fretta un terzo, quello buono, chiudendo il duello dopo 1 ora e 16 minuti e prendendosi una vittoria che al Connecticut Open le mancava addirittura dal 2014, quando arrivò in semifinale. Un traguardo che di colpo è diventato accessibile anche quest’anno, in un torneo potenzialmente preziosissimo in termini di classifica, perché vanta l’etichetta di Premier, ma fra alcune big che danno forfait e altre non particolarmente motivate ad arrivare fino in fondo potrebbe offrire un tabellone più accessibile del solito. L’esempio Camila ce l’ha davanti agli occhi, visto che al secondo round non si troverà di fronte la numero uno del mondo Simona Halep, avversaria designata dal tabellone. L’annuncio è arrivato proprio durante il match della Giorgi: dopo il titolo a Montreal e la finale a Cincinnati, la rumena ha preferito dare forfait (parlando di un fastidio al tendine d’Achille) per recuperare energie in vista dello Us Open, dove partirà da favorita numero uno. Al suo posto la lucky loser Belinda Bencic: pur sempre una ex top-10, ma da tempo lontana dal suo miglior tennis.

WTA PREMIER NEW HAVEN – Primo turno
Camila Giorgi (ITA) b. Ana Bogdan (ROU) 6-3 6-2