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Riderà coach David Kotyza, silurato dopo meno di una stagione perché, stando a quanto ha raccontato la giocatrice, le chiedeva un tennis ancora più rischioso, con maggiore ricerca del vincente sull’uno-due e meno propensione a scambiare da fondo. Lei non era d’accordo e a sorpresa gli ha dato il benservito, ma il match di oggi ha fatto riflettere proprio sull’aspetto degli scambi più lunghi tanto cari alla Pliskova, visto che li ha vinti quasi tutti l’avversaria. Un’ottima giocatrice, ma non certo una fuoriclasse. Vuol dire che forse aveva ragione il coach, o che di certo scambiare meno eliminerebbe qualche problema inutile, come quello di dover dipendere molto di più da una condizione atletica che non sembra ideale già da qualche settimana. La possibilità di tornare in vetta alla classifica WTA a fine torneo va (giustamente, lasciatecelo dire) in frantumi, e passa nelle mani di Halep e Svitolina, mentre a lei restano solo le WTA Finals per inserire nella bacheca stagionale almeno un titolo di spessore. Grazie al suo KO, il Tour riscopre la Cirstea, spesso apprezzata dagli appassionati anche grazie alla sua avvenenza. Per ritrovare la 27enne di Bucarest a certi livelli bisogna tornare addirittura al suo mitico Canadian Open del 2013, quando sul cemento di Toronto superò una dopo l’altra Wozniacki, Jankovic, Kvitova e Li, arrivando a contendere il titolo in finale a Serena Williams. Poi si era persa, uscendo addirittura dalle prime 200 del mondo e tornando a giocare i tornei ITF, ma quest’anno ha recuperato una classifica dignitosa, tornato a farsi vedere. “Non ho neanche realizzato – ha raccontato la rumena – di essere stata sotto per 5-3 40-0. Ho solo pensato a giocare punto dopo punto, senza badare allo score. Così non mi sono messa pressione, e ha funzionato. Non la reputo neanche una rimonta, perché non ero consapevole del punteggio”. Sarà vero? Di certo c’è che la fine della love story con Santiago Giraldo, terminata nel corso dell’estate dopo circa tre anni di fidanzamento, ha avuto effetti opposti sui due: per il colombiano è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portandolo ad annunciare una pausa dal tennis, mentre a lei pare aver fatto solamente bene. Tornerà fra le prime 40 del mondo.
WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Ottavi di finale
Sorana Cirstea (ROU) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-1 7-5
Jelena Ostapenko (LAT) b. Shuai Peng (CHN) 3-0 ritiro
Barbora Strycova (CZE) b. Daria Gavrilova (AUS) 6-0 6-4
Caroline Garcia (FRA) b. Alizè Cornet (FRA) 6-2 6-1
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