Giocatrice pericolosa solo sulla terra? Non più. Una meravigliosa Kiki Bertens batte Petra Kvitova per la seconda volta in due settimane e conquista la finale a Cincinnati, dimostrando di essere pronta per l'assalto alle prime 10 del mondo. Delle ultime dieci sfide contro le top-10 ne ha vinte nove, ed è numero 8 della Race. Merita di riuscirci.La statistica è comunque impressionante, sia che la si limiti a Montreal e Cincinnati, sia che la si estenda agli ultimi 4 mesi. Da Madrid in avanti Kiki Bertens ha vinto nove delle ultime dieci partite contro le top-10, cinque solo nelle ultime due settimane. Un risultato ancor più pesante se si considera che prima di mettere piede alla Rogers Cup l’olandese sul cemento non ne aveva mai sconfitta nemmeno una, mentre ora la vittoria sembra diventata una legge. In Canada ha fatto fuori Pliskova e Kvitova, e al Western & Southern Open si è ripetuta mandando al tappeto Wozniacki, Svitolina e di nuovo Kvitova, battuta per 3-6 6-4 6-2 nel match che le ha consegnato la terza finale stagione in un Premier, e ribadito che la bionda di Wateringen può essere molto competitiva anche sui campi veloci. Fino a qualche tempo fa pareva che i suoi migliori risultati fossero confinati solamente alla terra battuta, ma poi a gennaio è arrivata per la prima volta al terzo turno dell’Australian Open e ha capito – per sua stessa ammissione – di poter far ugualmente bene dappertutto. I risultati non le hanno dato subito ragione, ma la convinzione non è svanita e le è servita al ritorno dei tornei sul cemento, dopo i mesi dedicati a terra ed erba. In Canada è arrivata ai quarti e a Mason ha aggiunto due tasselli in più, dominando la Kvitova sul piano atletico. Nel terzo set la ceca non aveva più un briciolo di energia, mentre lei è stata perfetta, allungando immediatamente e non voltandosi mai indietro. Proprio i progressi dal punto di vista fisico sono uno dei segreti della sua esplosione sul cemento. “Rispetto a qualche mese sono in condizioni fisiche migliori – ha detto nell’intervista post-match –, e insieme al mio coach abbiamo lavorato molto duramente per giocare un tennis più aggressivo, così da iniziare a prenderci qualche buona vittoria anche sul cemento”.L'APPROCCIO GIUSTO ALL'OBIETTIVO TOP TEN
Vincere aiuta a vincere, e nel suo caso è particolarmente evidente. “Nelle ultime due settimane – ha continuato – ho sconfitto cinque top-10, non mi era mai successo. Sono davvero onorata e voglio solo continuare di questo passo, giocando il mio miglior tennis davanti a un pubblico che mi ha sempre fatto sentire il proprio affetto, sin dal primo turno”. E pensare che a fine 2017 le era addirittura passata per la testa l’idea di dire basta, perché nonostante avesse appena concluso la miglior stagione delle propria carriera non si sentiva a proprio agio, a causa di un rapporto col tennis che non è mai stato dei più sereni. Invece, dopo essersi guardata dentro ha deciso che la strada della carriera professionistica era ancora quella giusta, e si è ripresentata più forte di prima, tanto da poter addirittura ambire a un posto fra le prime 10 della classifica WTA. Non ce la farebbe nemmeno in caso di vittoria del titolo, nella finale di domenica contro una fra la numero uno Simona Halep e la sorprendente Aryna Sabalenka, ma i numeri della Race to Singapore sono incoraggianti. Al momento la Bertens è all’ottava posizione, segno che le possibilità di chiudere l’anno fra le prime dieci ci sono eccome, e pure di fare anche qualcosina meglio se dovesse mantenere la continuità di risultati degli ultimi mesi. Per assurdo, le perplessità dell’ultima off-season potrebbero addirittura trasformarsi in un vantaggio. “Preferirei chiudere l’anno al numero 70 stando bene, piuttosto che entrare tra le top-10 e provare disagio come lo scorso anno”, diceva durante il torneo di Wimbledon, segno che il traguardo non è affatto un’ossessione. Volontariamente o meno, ha trovato l’approccio ideale per arrivare per davvero fra le prime 10. Senza un solo motivo per non esserne felice.
WTA PREMIER FIVE CINCINNATI – Semifinale
Kiki Bertens (NED) b. Petra Kvitova (CZE) 3-6 6-4 6-2
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