Camila Giorgi trascina al terzo set la numero uno del mondo, ma crolla nel momento migliore. Non digerisce un warning per "time violation" in avvio del set decisivo, accenna una piccola discussione e tanto le basta per perdere la bussola. Poi, nega la stretta di mano alla giudice di sedia. Peccato, ma un episodio così piccolo non può decidere un incontro.È la legge della numero uno del mondo. Non emoziona, sembra battibile, e per girare il match a suo favore ha bisogno di un piccolo episodio, ma appena vede una chance se la prende, e chiude a doppia mandata la porta della vittoria. Nelle circa due ore di gioco sullo Stadium 3 si è visto molto, in primis una ottima Camila Giorgi in grado di tener testa a Karolina Pliskova, ma il racconto del 6-3 4-6 6-0 che è costato all’azzurra l’eliminazione dal Western & Southern Open di Cincinnati non può che partire da lì, da quel primo game del terzo set che ha deciso la sfida. La 26enne di Macerata aveva appena costretto la ceca al set decisivo, ma è bastato un warning per “time violation” a far crollare un castello costruito alla grande. Per quanto visto sin lì l’impresa non sembrava impossibile, ma sul 30-30 è successo il patatrac, che non ha influito direttamente sul punteggio, ma l’ha fatto eccome sui nervi dell’azzurra, rompendo l’incantesimo. Camila si è fatta riprendere da 30-0 a 30-30, dopo l’avvertimento ricevuto da Marija Cicak ha perso altri due punti e ceduto per la prima volta la battuta, e il suo match è finito lì, con la piccola discussione al cambio di campo con la giudice di sedia, in cui ha provato a inserirsi anche papà Sergio. Il coach dell’azzurra, seduto proprio dietro alla panchina della figlia insieme a Andrei Kozlov (padre di Stefan, uno dei migliori NextGen americani, nonché proprietario di una accademia in Florida dalla quale dove i Giorgi sono transitati nel loro periodo americano), ha detto qualcosa alla Cicak, che ha risposto con uno scontato “ne parliamo dopo”. È nata e morta lì, ma nella mente della Giorgi uno dei primi warning ricevuti in carriera è rimasto un peso troppo grande, come testimoniato dalla mancata stretta di mano a fine match, mentre il break ha messo le ali alla Pliskova, indicandole la strada verso i quarti. UN WARNING NON PUÒ CAMBIARE UN MATCH
Il 6-0 del terzo set pesa come un macigno, sia perché l’azzurra ha tirato completamente i remi in barca, arrendendosi senza colpo ferire e lasciandosi anche sfuggire di mano la racchetta in più di un’occasione, sia perché prima del warning stava giocando veramente un gran tennis. Lo 0-3 di giovedì, prima del rinvio per pioggia, le era costato il primo set (nonostante tre chance, mancate, per riaprirlo nell’ultimo game), ma stava funzionando tutto a meraviglia. La Pliskova teneva con agio i propri turni di servizio, e lei a ruota, in un match rapido e molto silenzioso, visto che si affrontavano due delle pochissime giocatrici del tour femminile senza il vizio del grunt dopo i colpi. La Giorgi teneva botta con facilità, aiutata da una seconda di servizio arrivata addirittura vicina all’80% di resa, e dal tennis piatto e privo di variazioni della numero uno, che le ha permesso di giocare come piace a lei. Sul 4-4 del secondo ha tenuto un delicato turno di battuta, che poteva complicarsi dopo il doppio fallo sul 30-15, e quando infilando due rovesci incrociati dei giorni migliori ha piazzato il primo break del suo match, conquistando game e secondo set, l’idea di ripetere l’impresa centrata due mesi fa a Praga ha iniziato a prendere forma. Farlo a Cincinnati, sul cemento, con la ceca chiamata a difendere il titolo e fresca di n.1 WTA, sarebbe stato molto più prezioso ed emozionante, invece è crollato tutto in un amen, chiudendo con tanta amarezza un torneo comunque super positivo e rimandando allo Us Open i sogni di gloria dell’azzurra. Anche se il warning si poteva evitare – malgrado, a detta della Cicak, l’azzurra stesse superando con frequenza i 25 secondi – non può (e non deve) bastare un episodio così per cambiare faccia a un match di simile portata. I campioni si vedono anche in situazioni come questa, e l’azzurra per il momento ha ancora da imparare.

WTA PREMIER FIVE CINCINNATI – Ottavi di finale
Karolina Pliskova (CZE) b. Camila Giorgi (ITA) 6-3 4-6 6-0