Colpo di scena nella vicenda legata al torneo WTA di Palermo. Una riunione "d'urgenza" del Comitato di Presidenza FIT (composto da Angelo Binaghi, Gianni Milan, Sebastiano Monaco, Graziano Risi e uno dei tre consiglieri in rappresentanza degli atleti: Raimondo Ricci Bitti, Fabrizio Tropiano o Mara Santangelo) ha deciso di giocarsi l'ultima carta per mantenere in vita un evento che rischia seriamente di scomparire. La storia è nota: Palermo chiude in deficit da diverse edizioni e andare avanti è diventato sempre più complicato, anche perchè il "rosso" ricade sulla tasche dei soci del Country Club Palermo. Per questo, sabato prossimo si terrà un'assemblea dei soci per decidere il futuro del torneo. Le alternative erano due: ripianare i debiti per l'ennesima volta e tenere in vita il torneo, oppure cedere alla proposta di un gruppo malese che lo sposterebbe a Kuala Lumpur. A poche ore dall'assemblea, arriva una clamorosa alternativa: la FIT si è offerta di prendere "in affitto" il torneo, rilevando la licenza per i prossimi sei anni (dal 2014 al 2019). L'offerta economica della federtennis è identica a quella dei malesi sia in termini di durata che di denaro.Queste le parole di Angelo Binaghi, riportate dal sito della FIT. "Il tennis sta vivendo un momento di eccezionale espansione nel nostro Paese. Non appena è venuta a conoscenza dell'ipotesi di accordo con i malesi di Kuala Lumpur, dunque, la Federazione è intervenuta per evitare che problematiche locali ci facessero perdere l'evento di maggiore importanza dopo gli Internazionali BNL d'Italia, un evento che siamo convinti abbia tutto il potenziale per essere rilanciato e valorizzato. In realtà abbiamo proposto agli attuali proprietari di cederci il torneo in pianta stabile, ma ci hanno risposto che non era in vendita. Confidiamo naturalmente che sabato il Country Club confermi la volontà di mantenerlo in patria". L'intervento della FIT arriva in extremis (che Palermo fosse in crisi si sapeva da tempo, e già durante l'ultima edizione si era detto che i soci avrebbero deciso in autunno), ma è ancora in tempo. Resta da capire cosa succederà all'assemblea di sabato e che futuro possa avere il torneo se davvero entrerà nell'orbita federale: resterà a Palermo oppure verrà trasferito in un'altra città? La seconda settimana di luglio, in piena estare, è una data che farebbe gola a molte città, soprattutto le località di mare…(Ri. Bi.). Una riunione "d'urgenza" del Comitato di Presidenza FIT (composto da Angelo Binaghi, Gianni Milan, Sebastiano Monaco, Graziano Risi e uno dei tre consiglieri in rappresentanza degli atleti: Raimondo Ricci Bitti, Fabrizio Tropiano o Mara Santangelo) ha deciso di giocarsi l'ultima carta per mantenere in vita un evento che rischia seriamente di scomparire. La storia è nota: Palermo chiude in deficit da diverse edizioni e andare avanti è diventato sempre più complicato, anche perchè il "rosso" ricade sulla tasche dei soci del Country Club Palermo. Per questo, sabato prossimo si terrà un'assemblea dei soci per decidere il futuro del torneo. Le alternative erano due: ripianare i debiti per l'ennesima volta e tenere in vita il torneo, oppure cedere alla proposta di un gruppo malese che lo sposterebbe a Kuala Lumpur. A poche ore dall'assemblea, arriva una clamorosa alternativa: la FIT si è offerta di prendere "in affitto" il torneo, rilevando la licenza per i prossimi sei anni (dal 2014 al 2019). L'offerta economica della federtennis è identica a quella dei malesi sia in termini di durata che di denaro.

Queste le parole di Angelo Binaghi, riportate dal sito della FIT. "Il tennis sta vivendo un momento di eccezionale espansione nel nostro Paese. Non appena è venuta a conoscenza dell'ipotesi di accordo con i malesi di Kuala Lumpur, dunque, la Federazione è intervenuta per evitare che problematiche locali ci facessero perdere l'evento di maggiore importanza dopo gli Internazionali BNL d'Italia, un evento che siamo convinti abbia tutto il potenziale per essere rilanciato e valorizzato. In realtà abbiamo proposto agli attuali proprietari di cederci il torneo in pianta stabile, ma ci hanno risposto che non era in vendita. Confidiamo naturalmente che sabato il Country Club confermi la volontà di mantenerlo in patria". L'intervento della FIT arriva in extremis (che Palermo fosse in crisi si sapeva da tempo, e già durante l'ultima edizione si era detto che i soci avrebbero deciso in autunno), ma è ancora in tempo. Resta da capire cosa succederà all'assemblea di sabato e che futuro possa avere il torneo se davvero entrerà nell'orbita federale: resterà a Palermo oppure verrà trasferito in un'altra città? La seconda settimana di luglio, in piena estare, è una data che farebbe gola a molte città, soprattutto le località di mare…(Ri. Bi.)