Malgrado il forte rischio di restare fuori dalle qualificazioni di Wimbledon (sarebbe il primo Slam che manca dal 2000!), Francesca Schiavone ha deciso comunque di giocare sull'erba, ricevendo una wild card per il torneo di Maiorca. Tuttavia, ha raccolto un'altra sconfitta all'esordio, battuta dalla tedesca Carina Witthoeft.Non c’è nulla da fare: per Francesca Schiavone la prima vittoria del 2018 – a livello di main draw – non ne vuole proprio sapere di arrivare. L’ennesimo KO della stagione della “leonessa” giunge dall’erba di Maiorca, dove l’attrazione principale, almeno dando una sbirciata al sito del torneo, sembra essere la presenza di Rafael Nadal, che dopo il forfait al Queen’s ha scelto di nuovo di iniziare a prepararsi per Wimbledon a quattro passi da casa. Gli organizzatori guidati da Toni Nadal hanno concesso una wild card alla milanese, che Francesca ha provato a onorare con la solita grinta esemplare, ma al secondo turno ci va la tedesca Carina Witthoeft, passata per 6-1 6-7 6-3 dopo quasi due ore e mezza di gioco. La “Schiavo”, che per la sua stagione sull’erba ha deciso di prendere spunto da Roger Federer (“parola d’ordine: guardare Roger giocare”, ha scritto sui social) ha fatto un mezzo miracolo a vincere al tie-break un secondo set in cui non ha visto l’ombra di una chance e ne ha invece dovute cancellare parecchie all’avversaria, ma nel complesso ha sempre avuto una marcia in meno della tedesca, tornata a prendersi un successo che a livello di tabellone principale le mancava da Miami. Decisiva la reazione in avvio di terzo: è scappata subito sul 3-0 e poi sul 4-1, e anche se Francesca ha accorciato sul 3-4 dopo un settimo game eterno, riuscendo finalmente a conquistare un break alla sua quattordicesima chance nella partita (e settima nel game), lei non ha fatto una piega. Con due passanti si è costruita una nuova possibilità nel gioco successivo, la Schiavone le ha regalato un nuovo vantaggio con un doppio fallo e un altro errore, e poi non è più riuscita a recuperare, raccogliendo la settima eliminazione all’esordio in otto tornei.
MERITA UN ALTRO SLAM, ALMENO UNO
Nel complesso, la differenza l’ha fatta la maggiore potenza della tedesca: con colpi più penetranti è riuscita a contrastare la maggiore fantasia di Francesca, che nel secondo set ha anche ricevuto un trattamento della fisioterapista per un problema al polpaccio della gamba sinistra. Piccoli acciacchi che col passare degli anni sono diventati all’ordine del giorno, ma sin qui non sono ancora bastati a frenare l’enorme voglia di tennis che sta riempiendo l’ultima fase della carriera dell’azzurra. Si pensava che il forte rischio di non vederla in campo a Wimbledon (a meno di una wild card) ne avrebbe modificato la programmazione, invece dopo qualche giorno di allenamento al Tc Milano la “leonessa” ha rifinito la preparazione sul campo in erba naturale del Parco Giardino Sigurtà – uno dei pochi permanenti in Italia – ed è partita per la Spagna, a caccia di qualche punto per frenare un crollo in classifica che sta diventando sempre più evidente. Questa settimana Francesca è numero 238 del mondo, e proprio per ragioni di classifica è lontana parecchie posizioni dal cut-off delle qualificazioni del torneo di Wimbledon. Ha davanti un lungo elenco di colleghe, ragion per cui a meno di una wild card quello londinese potrebbe diventare il primo Slam dall’Australian Open del 2000 (18 anni e mezzo fa!) senza una sua traccia nemmeno nelle qualificazioni. Anche se il tempo inizia a stringere, l’augurio è che prima di chiudere la carriera Francesca riesca a giocare almeno un altro Slam in tabellone (sarebbe il 71esimo), così da agguantare Amy Frazier e salire sul podio del maggior numero di Major disputati nell’intera Era Open, dietro soltanto a Venus Williams e Roger Federer.

​WTA INTERNATIONAL MAIORCA – Primo turno
Carina Witthoeft (GER) b. Francesca Schiavone (ITA) 6-1 6-7 6-3