In finale la russa non ha tradito le aspettative, rispettando il pronostico della vigilia. L’ex numero uno del mondo ha avuto la meglio sulla Sabalenka al termine di un match combattuto e altalenante. Nel set d’apertura, dopo una partenza balbettante condita da tanti gratuiti in cui è stata letteralmente sommersa dai vincenti dell’avversaria, la russa ha preso le contromisure infilando un parziale di 3 game di fila. Riagguantata Sabalenka sul 4-4, Sharapova ha operato il sorpasso nell’undicesimo game sfruttando a dovere i due doppi falli commessi dalla giovane di Minsk. Sabalenka accusa tutta l’emozione della prima finale WTA in carriera e per via della tensione e di qualche errore di troppo scaglia rabbiosamente la racchetta al suolo. Sharapova serve dunque per il primo set e incamera il primo parziale senza troppi patemi, con la bielorussa che nel tentativo di essere aggressiva e muovere il gioco incappa in un’infinità di errori non forzati. Il secondo set procede sulla falsa riga del primo. Il copione non cambia, avvio stentato di Sharapova che si lascia di nuovo sorprendere dalla bravura della bielorussa nel tenere in mano l’iniziativa e nel raggranellare vincenti e soprattutto errori forzati da parte della più quotata rivale. Il vantaggio raggiunto questa volta è ben più consistente: indietro 1-5 con due break di differenza giunti incassando altrettante risposte vincenti di diritto, la siberiana riesce a ricucire lo strappo e a cancellare anche una palla set. Maria vince il quinto game consecutivo, serve per il match ma viene inaspettatamente controbrekkata. Il tie-break è una girandola di paure, preoccupazioni e gratuiti di ogni tipo. La russa riesce a chiudere i conti solamente al quarto match-point, sul 10-8, dopo aver sudato le proverbiali sette camice. Mani sulla bocca quasi a voler mascherare l’emozione e primo titolo della stagione per Masha alla sua prima finale nel 2017. Qualche rimpianto invece per Sabalenka, capace di tener botta alla siberiana e di giocare per tratti medio-brevi un tennis di assoluto livello ma al contempo non in grado di saper gestire i momenti chiave dell’incontro. Una rivincita personale per Sharapova, che sola contro tutte ha voluto dimostrare al mondo ma soprattutto a se stessa, seppur in un torneo di caratura minore, di esserci ancora.
WTA TIANJIN – Finale
Maria Sharapova (RUS) b. Aryna Sabalenka (BLR) 7-5 7-6(8)
