A un 2017 con due finali Slam e una terza mancata per un soffio, Venus Williams aggiunge anche la semifinale alle WTA Finals. In un match da dentro o fuori l’eterna 37enne statunitense batte in due set una Garbine Muguruza troppo incostante, e conquista il pokerissimo al Masters. In cinque apparizioni è sempre arrivata fra le ultime quattro.Competere ancora ad alti livelli a 37 anni ha i suoi lati negativi, come un fisico che per forza di cose non è ai livelli di un tempo e l’attenzione che non è più interamente focalizzata sul tennis, ma nasconde anche tanti aspetti positivi. Per esempio, Venus Williams è l’unica delle otto giocatrici in gara alle WTA Finals di Singapore ad aver già vinto il Masters, risultato che si traduce in esperienza, assenza di pressioni e libertà di non aver nulla da dimostrare. Tre fattori che l’hanno aiutata ad agguantare la quinta semifinale in altrettante partecipazioni al torneo di fine anno, in un duello da dentro o fuori contro Garbine Muguruza. Era una sorta di quarto di finale, e ha premiato per 7-5 6-4 l’eterna tennista statunitense, con buona pace del match più lungo della sua carriera giocato l’altro ieri, che le ha tolto energie fisiche e mentali. Quando martedì Jelena Ostapenko le ha cancellato un match-point e l’ha trascinata al terzo, le sue WTA Finals sembravano al capolinea. Invece Venus è stata più forte dell’esplosività della lettone, più forte della fatica e più forte di una Garbine Muguruza che continua ad avere troppi alti e bassi, e non ha (ancora?) il carisma della regina. La più anziana delle Williams, invece, ne ha da vendere e l’ha dimostrato di nuovo andando a vincere un match molto più complesso di quanto racconti il punteggio. Lo score lascia intuire una battaglia risolta da pochi punti, ma non dice che Venus è stata sotto in entrambi i set e nel secondo si è trovata costretta a recuperare un break di svantaggio per tre volte. Eppure l’ultimo punto l’ha vinto lei, alzando il livello quando ha capito che era meglio evitare un nuovo terzo set e vendicando in un colpo solo le due sconfitte del 2017, prima a Roma e poi nell’amara finale di Wimbledon. BASTASSERO SOLO LE VERDURE…
Ai Championships alla Muguruza era bastato accelerare sul 5-5 per lasciare immobile l’americana, mentre stavolta ha trovato sempre resistenza, e tutti i break sono tornati indietro in fretta. Quello che è durato di più è stato il terzo, conquistato sull’1-1 del secondo set e confermato nel miglior momento del suo incontro, che l’ha vista salire sul 3-1, e 0-30 in riposta. Ma non c’è stato nulla da fare. Venus l’ha ripresa, poi le ha regalato il 4-3 e servizio con due doppi falli di fila, ma nel testa a testa finale ha avuto la meglio lei. Ha recuperato, è salita sul 5-4 e poi ha messo tutta la pressione del mondo alla spagnola, che non ha retto il colpo. Nell’ultimo game deve aver pensato al coaching di fine primo set con Sam Sumyk, che l’aveva invitata a giocare un tennis super aggressivo, a colpire senza paura di sbagliare. L’ha fatto, ma invece dei vincenti sono arrivati gli errori e il gran servizio vincente sul primo match-point non è bastato a spaventare Venus. Sul secondo l’americana ha risposto, Garbine ha messo in rete un diritto ed è calato il sipario sulla sua stagione, a tratti ottima e a tratti deludente. Non è ancora finita, invece, quella di Venus, che secondo la classifica aveva qualcosa in meno delle altre, ma nei tornei del Grande Slam è stata la più costante, con due finali e una terza mancata per un soffio. Giusto che in semifinale ci sia lei. “Sono solo molto felice di aver vinto l’ultimo punto – ha detto nell’intervista post-match, col classico sorriso d’ordinanza –, e ringrazio il mio team per i giusti consigli. Il mio segreto di longevità? Mettere tanta crema solare e mangiare tante verdure”. Venus chiude il Gruppo Bianco al secondo posto: visto che Simona Halep ed Elina Svitolina possono ambire solo al secondo, la sua prossima avversaria uscirà dal duello Wozniacki-Garcia.

WTA FINALS – GRUPPO BIANCO
Venus Williams (USA) b. Garbine Muguruza (ESP) 7-5 6-4
Jelena Ostapenko (LAT) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-3 6-1