Le parole della toscana a poche ore dall’esordio nel torneo di Riyad contro Elena Rybakina

Foto Ray Giubilo

A poche ore dall’esordio alle WTA Finals di Riyad, dove sarà impegnata nella sfida con Elena Rybakina, Jasmine Paolini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dell’emozione di essere tra le migliori otto giocatrici del 2024, anche in doppio con Sara Errani: “Essere alle Finals è un riconoscimento alla buona stagione fatta. Durante l’ottavo di finale agli Australian Open perso contro Hsieh/Mertens pensavo che con Sara giocavamo bene e potevamo ambire a qualificarsi in doppio, ma in singolare non l’avrei mai pensato. Dopo Dubai ero messa bene nella Race, ma pensavo che l’anno fosse lungo e bisognava giocare bene per arrivare alle Finals. Alla fine è stato così. A un certo punto è diventato un obiettivo, cosa che a inizio anno non era. Essere qui è bello e stimolante, sono sfide difficili, ma al tempo stesso è divertente“.

Sul rapporto con Renzo Furlan e Sara Errani: “In campo scende il giocatore, ma il team è troppo importante. È un lavoro di gruppo, non credo sia un caso che quest’anno ho giocato tanti doppi. Sara è sempre stata parte del team: lei mi ha aiutato a capire meglio il gioco, mi sono allenata maggiormente sulle volée, servizio e risposta per il doppio. Renzo c’è sempre stato e ogni giorno cerchiamo di mettere un mattoncino, lui mi ha spinto a giocare in doppio. Ricordo che al WTA 250 di Parma gli dissi che non avrei più giocato in doppio. Lui era veramente arrabbiato con me, cosa che non accade spesso. Alla fine è stata una cosa che mi ha aiutato tantissimo“.