Scattano col botto le WTA Finals di Karolina Pliskova: la ceca, ancora a caccia di un titolo di spessore nel 2017, spara 25 vincenti e rifila un doppio 6-2 a una spenta Venus Williams. Un match è poco per giudicarla, ma l'avvio è davvero incoraggiante. Un bel modo per lasciarsi alle spalle le polemiche per il coach "scippato" a Barbora Strycova.Karolina Pliskova non può essere soddisfatta al 100% del suo 2017. È salita al comando della classifica WTA, ma ci è rimasta poco perché nei tornei veramente importanti è mancata quasi sempre, non raccogliendo nemmeno una finale fra Slam, Premier Mandatory e Premier Five. Per questo, per lei le WTA Finals di fine anno rappresentano un’occasione doppia: può riprendersi il numero uno, ma anche (o soprattutto) vincere in extremis almeno un titolo di spessore. L’inizio del suo torneo di Singapore è stato decisamente incoraggiante, con un doppio 6-2 rifilato a Venus Williams in 72 minuti di tennis a senso unico. Il precedente dello Us Open, vinto dalla ceca per 4-6 6-4 7-6 con tanto di match-point salvato, suggeriva un avvio del Masters da fuochi d’artificio, invece non c’è stata partita. Troppo in palla e concentrata Karolina, che ha risposto in campo alle polemiche scoppiate in Repubblica Ceca per il coach scippato alla Strycova (anche se ad accompagnarla a Singapore c’è l’ex doppista Renae Stubbs), ma anche troppo scarica Venus, di nuovo in campo a giocarsi il titolo di “maestra” dopo otto anni. Nel tennis le statistiche non dicono mai tutto, ma spesso bastano per capire tante cose. Per esempio, quando il numero dei vincenti della 25enne di Louny è molto superiore a quello degli errori gratuiti, difficilmente il punteggio non le dà ampiamente ragione. Oggi i winner sono stati oltre il doppio degli unforced (25 a 12), accompagnati da una continuità che non si vedeva da un pezzo, ed ecco spiegati gli appena quattro giochi lasciati per strada.IL GIRONE PERFETTO PER KAROLINA
Il punteggio poteva essere addirittura più severo, se nel primo set la Pliskova non si fosse lasciata recuperare un break di vantaggio e nel secondo non avesse mancato la palla del 5-1, ma va benissimo così. Nell’unico torneo dell’anno in cui non conta solo vincere, ma per i giochi di qualificazione alle semifinali può diventare prezioso anche il modo in cui le vittorie arrivano, non c’è nulla di meglio che partire con un doppio 6-2. “Penso che il mio servizio oggi abbia funzionato molto bene – ha detto la ceca – anche se poteva andare meglio. Ho servito alcuni ace nei momenti chiave, ed è il motivo per cui ho vinto. Credo che il punteggio mostri una vittoria un po’ più facile rispetto a come è stata, perché da fondo campo è stato complicato. Entrambe abbiamo giocato un tennis veloce e con ottimi colpi. Non ci sono incontri facili in un torneo come questo, quindi bisogna essere pronti sin dal primo punto. È quello che sto provando a fare, e oggi ha funzionato”. Malgrado la Pliskova abbia giocato davvero un gran tennis, è comunque troppo poco per sbilanciarsi, visto che il suo 2017 è fatto di tornei da montagne russe con cambi repentini di rendimento fra un match e il successivo. Di certo la condizione sembra di nuovo quella giusta, e il fatto che la ceca sia capitata in un girone di sole picchiatrici può darle una mano. Anche contro Garbine Muguruza e Jelena Ostapenko si giocherà il tennis che piace a lei, con pochi scambi e un braccio di ferro a chi trova per prima lo spazio per colpire il vincente. Oggi l’ha fatto alla grande. Se continuasse così…
WTA FINALS SINGAPORE – GRUPPO BIANCO
Karolina Pliskova (CZE) b. Venus Williams (USA) 6-2 6-2
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